Sparatoria di Ferragosto a Castel Gandolfo: le immagini del tentato omicidio
Nuovi sviluppi nelle indagini sulla sparatoria avvenuta la notte di Ferragosto nel cuore della movida di Castel Gandolfo. Le immagini video girate da una telecamera di sorveglianza hanno rivelato la dinamica dell'accaduto, finora rimasta misteriosa. Una Smart bianca è piombata nell'affollatissimo parcheggio del ristopub Blanco, sul lungolago del piccolo comune dei Castelli Romani. Dopo aver abbassato il finestrino, una persona ha estratto la pistola e ha esploso sei o sette colpi ad altezza uomo. Per fortuna nessuno è rimasto ferito ma la compagnia dei Carabinieri di Castel Gandolfo sta indagando per tentato omicidio.
"C'era il rischio di ammazzare più persone"
La compagnia dei Carabinieri, guidata dal Capitano Davide Acquaviva, è impegnata ad analizzare le immagini del video. "Dalle immagini – ha dichiarato il Capitano – si vedono dei tatuaggi sui quali stiamo lavorando per cercare di identificare chi ha fatto questo". I tatuaggi sono sul braccio di chi ha sparato e forniscono una pista importante per gli investigatori. Nonostante il video non sia di alta qualità, stanno emergendo dei primi particolari utili. I Carabinieri hanno già ascoltato parecchi testimoni presenti quella sera in uno dei locali più frequentati dai giovani dei Castelli. "Questi colpi – aggiunge Acquaviva – erano molto pericolosi perché c'erano all'incirca 50 persone nel parcheggio e il rischio di ammazzare più persone era molto elevato".
Tentato omicidio e regolamento di conti: il cerchio si stringe
"Come si vede dalle immagini – spiega il Capitano – sono stati esplosi sei o sette colpi ad altezza uomo. In questo caso è stato tentato un omicidio". L'obiettivo della violenza è inequivocabile ma resta da fare luce sui moventi. Dopo aver ascoltato molti giovani che quella sera erano al Blanco, provenienti sia da Roma che dai Castelli, gli investigatori si stanno concentrando sui momenti precedenti all'accaduto. Nel video si vede la tensione crescere dopo l'arrivo dell'automobile bianca. Il movente potrebbe essere stato un regolamento di conti in seguito ad un litigio o ad un incontro avvenuto all'interno del locale. Ma le ipotesi restano tante. "È trascorso un periodo ancora troppo breve – conclude Acquaviva – per capire tutte le dinamiche, però il cerchio si sta stringendo intorno a chi tira fuori il braccio e spara, a chi guida e sui verosimili partecipi a questa azione di fuoco".