video suggerito
video suggerito
Sparatoria a Fidene

Sparatoria a Fidene, Giorgia Meloni: “Nicoletta era mia amica. Non si può morire così”

La presidente del Consiglio Meloni conosceva una delle vittime: “Un’amica sincera e discreta. La giustizia faccia quanto prima il suo corso. Ma non si può morire così”
A cura di Pierluigi Frattasi
931 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Nicoletta era mia amica. Una mamma protettiva e una professionista. Lascia il marito Giovanni e uno splendido bambino di dieci anni, Lorenzo. Con la sua, altre famiglie, alle quali esprimo tutta la mia vicinanza, sono state distrutte. Non è giusto morire così". Non nasconde il dolore e la commozione la Premier Giorgia Meloni, per la sparatoria di Fidene avvenuta questa mattina all'esterno di un bar per una lite di un consorzio, nella quale hanno perso la vita 3 donne e altre 3 persone sono rimaste ferite. Una quarta ha accusato un malore.

A sparare il 57enne Claudio Campiti, residente del consorzio, è entrato nel gazebo in cui si stava tenendo l'assemblea, ha chiuso la porta dietro di sé e si è avvicinato alla dirigenza. Ha estratto l'arma ed ha sparato. Le vittime si chiamavano Sabina Sperandio, Elisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano, rispettivamente di 71, 55 e 50 anni.

Il ricordo di Giorgia Meloni: "Nicoletta era mia amica"

Quest'ultima, Nicoletta Golisano, era amica della presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, che ha voluto tributare un ricordo commosso sui suoi profili social:

Nicoletta era una mamma protettiva, un’amica sincera e discreta, una donna forte e fragile allo stesso tempo. Ma era soprattutto una professionista con un senso del dovere fuori dal comune. È stato quel senso del dovere a portarla lì, di domenica mattina, dove un uomo la aspettava per ucciderla a colpi d'arma da fuoco, insieme ad altre due donne, durante una riunione di condominio a Roma. Nicoletta era mia amica. Lascia il marito Giovanni e uno splendido bambino di dieci anni, Lorenzo. Con la sua, altre famiglie, alle quali esprimo tutta la mia vicinanza, sono state distrutte.

"Sia fatta presto giustizia"

La Premier, poi, aggiunge:

L'uomo che ha ucciso queste tre donne innocenti, e ha ferito altre tre persone, è stato fermato e spero la giustizia faccia quanto prima il suo corso. Il poligono dal quale aveva sottratto la pistola (il porto d'armi gli era stato rifiutato) è sotto sequestro.

Eppure la parola "giustizia" non potrà mai essere accostata a questa vicenda. Perché non è giusto morire così.
Nicoletta era felice, e bellissima, nel vestito rosso che aveva comprato per la festa del suo cinquantesimo compleanno, qualche settimana fa. Per me sarà sempre bella e felice così.

A Dio Nico. Ti voglio bene.

931 CONDIVISIONI
42 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views