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Sparatoria a Fidene

Sparatoria a Fidene, chi sono le tre vittime uccise dal killer durante la riunione del consorzio

Chi sono le tre donne uccise dal killer che ha sparato durante la riunione del consorzio questa mattina a Fidene: fra loro la revisora dei conti e la segretaria della presidente.
A cura di Beatrice Tominic
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Elisabetta Silenzi, una delle tre vittime uccise da Claudio Campiti a Fidene durante l'assemblea di consorzio.
Elisabetta Silenzi, una delle tre vittime uccise da Claudio Campiti a Fidene durante l'assemblea di consorzio.
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Sono tre le donne uccise a colpi d'arma da fuoco questa mattina a Fidene, durante una riunione del consorzio di ville della zona: si chiamavano Sabina SperandioElisabetta Silenzi e Nicoletta Golisano, rispettivamente di 71, 55 e 50 anni. L'uomo, il 57enne Claudio Campiti, residente del consorzio, è entrato nel gazebo in cui si stava tenendo l'assemblea, ha chiuso la porta dietro di sé e si è avvicinato alla dirigenza. Ha estratto l'arma ed ha sparato. Fra le donne uccise, anche la revisora dei conti e la segretaria della presidente del consorzio.

Ferita gravemente la presidente del consorzio. Oltre a lei, hanno riportato gravi lesioni anche altre due persone, mentre una terza che si trovava sul posto ha avuto un malore. Sul luogo della tragedia restano ancora le forze dell'ordine che hanno effettuato ulteriori rilievi nel gazebo in cui sono avvenuti gli spari e all'interno dell'automobile del killer.

Il gazebo in cui è avvenuta la sparatoria.
Il gazebo in cui è avvenuta la sparatoria.

Gli spari durante la riunione

È entrato nel gazebo in cui si stava tenendo la riunione, ha estratto l'arma da fuoco e l'ha puntata contro il consiglio di amministrazione del consorzio. "Pensavamo volesse utilizzarla per minacciarci, è entrato urlando vi ammazzo tutti. Poi però ha fatto fuoco contro la dirigenza: evidentemente era il suo primo obiettivo", hanno spiegato i residenti che si trovavano nel gazebo. "Sono stati due minuti di panico: è stata una cosa terribile – ha continuato uno dei residenti – Aveva altri colpi in canna, un caricatore da sedici proiettili e altri ancora sparsi".

Il killer, un uomo di 57 anni già portato in caserma dai carabinieri, è stato bloccato dai residenti. "Dopo aver sparato contro la dirigenza si è voltato e ha puntato le persone in assemblea, i residenti più vicini si sono gettati su di lui per bloccarlo e uno dei consiglieri lo ha disarmato: nella colluttazione è partito uno sparo che lo ha colpito al viso. È stato molto coraggioso, un vero eroe". L'uomo, un 67enne, è stato portato d'urgenza al policlinico Gemelli: ha riportato una ferita alla guancia, ma fortunatamente il proiettile non ha leso nulla di vitale.

Le persone ferite dal killer

Non appena ricevuto l'allarme, il 112 ha allertato anche il soccorso sanitario che in breve tempo ha raggiunto via Monte Gilberto con quattro ambulanze e un'auto medica. Oltre al 67enne trasportato al policlinico Gemelli, un'altra donna di 80 anni ferita al torace è stata trasportata al policlinico Umberto I e un'altra, ferita al cranio, all'ospedale Sant'Andrea. Proprio quest'ultima si trova nelle condizioni più gravi. È stata trasportata d'urgenza all'ospedale Sant'Andrea: non appena arrivata, è stata sottoposta ad una delicata operazione. L'intervento è terminato alle 13.45 e adesso si trova in rianimazione con prognosi riservata. Oltre a loro un uomo di 65 anni è stato colpito da un malore per lo shock ed è  trasportato all'ospedale Pertini.

La pistola presa al poligono stamattina

Campiti avrebbe preso la pistola al poligono di tiro di Tor di Quinto, a Roma, questa mattina. L'uomo, che non ha il porto d'armi, sarebbe arrivato al poligono in orario di apertura e dopo avere lasciato un documento di identità si sarebbe fatto consegnare la pistola Glock, una semiautomatica, con cui si è poi allontanato per raggiungere via Monte Giberto, dove è avvenuta la sparatoria. Il poligono in serata è stato sequestrato.

Claudio Campiti e uno screen dal suo blog contro il consorzio.
Claudio Campiti e uno screen dal suo blog contro il consorzio.

Il killer 57enne e il suo blog contro il consorzio

L'uomo bloccato è un 57enne Claudio Campiti, che spesso si era dimostrato violento: più volte aveva minacciato i residenti del consorzio Valleverde, della zona di Valle del Turano. Contro il consorzio aveva anche aperto un blog: "Benvenuti all'inferno", si legge in apertura. È proprio fra le righe che scriveva che emerge che Campiti aveva presentato varie denunce contro il consorzio. Diverse querele, però, sarebbero arrivate anche contro di lui, per non aver rispettato le scadenze dei pagamenti delle quote e per i comportamenti violenti.

Stamattina è stato raggiunto il culmine. Il 57enne ha estratto la pistola, che sembra essere stata trafugata da un poligono di tiro di Tor di Quinto e ha sparato. Si tratterebbe di una Glock calibro 45. All'uomo era stato rifiutato il porto d'armi.

La tragedia del killer: il figlio morto in un incidente sulla neve

La vita del killer, Claudio Campiti, era stata duramente segnata nel 2012 quando suo figlio, Romano, all'epoca 14enne, ha perso la vita in un incidente sulla neve in Val Pusteria, sulla pista della Croda Rossa. Il 14enne stava prendendo lezioni di sci insieme ad un altro ragazzo. Per la tragica morte, l'amministratore delegato della Drei Zinnen Spa (ex Sextner Dolomiti Spa) è stato condannato a versare il risarcimento di 240mila euro per aver violato le norme di sicurezza.

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