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Sparatoria a Corviale, ucciso il 33enne Cristiano Molè: indaga l’Antimafia

Un altro omicidio scuote la capitale: a morire, raggiunto da un colpo durante una sparatoria a Corviale ieri sera, Cristiano Molè, un uomo di 33 anni.
A cura di Beatrice Tominic
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Cristiano Molè, foto da Facebook.
Cristiano Molè, foto da Facebook.

È morto ieri sera, lunedì 15 gennaio 2024, raggiunto da un colpo di arma da fuoco mentre si trovava all'interno della sua automobile. L'omicidio è avvenuto a largo Edoardo Tabacchi, nella zona di Corviale. A perdere la vita Cristiano Molè, trentatreenne già colpito alle gambe nel 2014 a Bravetta da due uomini in scooter e già noto alle forze dell'ordine. Oltre a lui un altro uomo è rimasto ferito ad una gamba.

Sarebbero almeno quindici i colpi esplosi nella serata, tutti a distanza ravvicinata e tutti diretti verso il lato del guidatore. Sul posto, non appena scattato l'allarme, è immediatamente arrivata la squadra della Direzione distrettuale antimafia di Roma con Mario palazzi.

Cosa è successo ieri sera

Dopo l'agguato in cui è rimasto colpito alla gamba, dieci anni fa, Molè è stato raggiunto da un colpo che gli è stato fatale. Stavolta i sicari hanno sparato da una Panda bianca mentre si trovava all'interno del suo fuoristrada, parcheggiato. Uno dei colpi, quello fatale, lo ha raggiunto al torace e lo ha ucciso: per lui non c'è stato niente da fare.

L'amico che si trovava al suo fianco, al sedile del guidatore, invece, è stato trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale San Camillo: l'uomo non si troverebbe in pericolo di vita e sarebbe già stato ascoltato dai carabinieri. I militari, inoltre, hanno presidiato la zona di largo Tabacchi e via Ettore Ferrari per l'intera serata, mentre erano in corso i rilievi da parte dei colleghi Nucleo investigativo. Ancora da chiarire se i due avessero un appuntamento con qualcuno.

Il movente dell'omicidio

Non sono ancora chiare le ragioni che hanno portato all'omicidio del trentatreenne. La modalità e i trascorsi di Molè, già gambizzato dieci anni fa, stanno portando gli inquirenti sulla pista del regolamento di conti, ma resta ancora da chiarire se sia maturato nell'ambito dell'attività di spaccio o della criminalità locale, ma restano aperte molteplici ipotesi. Gli inquirenti non escludono che possa essersi trattato di un regolamento di conti. La presenza del pool antimafia fa pensare al rischio che si possa riaprire una faida all'interno della capitale, già teatro, nello scorso anno, di sparatorie.

La reazione all'omicidio di Molè

Non appena appreso della morte di Molè, sono stati molti i messaggi di cordoglio condivisi sui social network in sua memoria. A Corviale, invece, già da ieri sera persone sono scese in strada urlando.  "Non ho parole, mi dispiace troppo è dire poco, ieri sera era pieno di gente che sperava che ce la facessi – scrive un amico sui social – Carogne vigliacchi infami luridi vili demoni… Da lassù c'è sempre chi guarda".

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