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Sotto al letto un’arsenale di armi create con la stampante 3D: arrestato insospettabile informatico

L’uomo aveva creato undici mitragliatrici e doveva ancora assemblare cinquanta fucili. Il sospetto è che le armi fossero destinate alla vendita in qualche mercato nero di armi.
A cura di Natascia Grbic
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Undici mitragliatrici assemblate e perfettamente funzionanti e cinquanta fucili i cui pezzi erano pronti, ma ancora da montare. No, non sono le armi sequestrate a un commando durante un blitz, ma l'arsenale che un insospettabile informatico di quarant'anni aveva fabbricato con la stampante 3D. Decine di armi pericolosissime tenute in un borsone sotto il letto. Fabbricate non si sa per quale motivo.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, gli agenti della polizia di stato vogliono vederci chiaro: perché il sospetto, data l'enorme quantità di armi, è che fossero dedicate a un mercato clandestino. Un mercato di cui al momento non si sa ancora nulla e che però desta preoccupazione negli inquirenti. Armi create in casa non vuol dire solo pistole e fucili senza matricola e quindi non riconducibili a una persona fisica, ma anche un maggior numero di armi in giro, di cui non si sa nulla. Potrebbero essere migliaia, milioni: se vengono fabbricate in casa, non c'è modo di tracciarle.

A tenere in casa e fabbricare le armi è stato un uomo di quarant'anni, un insospettabile informatico di quarant'anni che vive con la moglie e i figli in una villetta a Formello, alle porte di Roma. Nessuno lo avrebbe scoperto se non fosse arrivato martedì sera in ospedale con una mano distrutta da un colpo d'arma da fuoco. Una ferita che ha messo subito in allarme i medici, che come da prassi hanno avvertito le forze dell'ordine. Ai dottori, il 40enne ha dichiarato di essersi fatto male da solo. Poi ha firmato per uscire subito dall'ospedale, contro il parere dei medici. Ma a casa ha trovato una volante ad attenderlo.

L'uomo è stato arrestato con l'accusa di detenzione di armi, e con lui la moglie. La donna è stata però rilasciata: ha dichiarato di non sapere nulla, e il marito ha confermato la sua versione. Le indagini proseguono, in modo da fare luce sullo scopo di quelle armi e se fossero destinate alla vendita.

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