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Sorpresa nel Lazio, l’ospedale Goretti di Latina è primo in Italia per la cura dell’infarto

L’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è primo in Italia e nella top 10 europea per la cura dell’infarto. Lo dicono i dati elaborati dalla Gise, la Società italiana di cardiologia interventistica.
A cura di Enrico Tata
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Il reparto di cardiologia dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è primo in Italia nella cura dell’infarto con ben 519 angioplastiche effettuate nel 2022. Lo dicono i dati elaborati dalla Gise, la Società italiana di cardiologia interventistica.

Sono stati analizzati i dati forniti dalle unità cardiologiche presenti sul territorio italiano e, secondo quanto emerge, la struttura sanitaria del capoluogo pontino spicca per la capacità organizzativa e per la costruzione di una rete integrata con ARES 118 Lazio, proprio per la cura di quelle patologie, come gli infarti, che sono dipendenti dalle tempistiche, cioè quelle in cui decisioni e interventi messi in atto nelle prime ore sono decisive e fondamentali. Salute Lazio fa notare che è anche una delle poche aziende italiane che teletrasmette i dati direttamente all’ospedale, portando così il paziente direttamente nel reparto di Emodinamica senza passare per il pronto soccorso.

"Un'eccellenza della sanità del nostro territorio di cui andiamo orgogliosi e su cui continueremo ad investire", ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. 

Il direttore della Uoc di Cardiologia e Emodinamica del Goretti, Francesco Versaci, ha spiegato a Quotidiano Sanità: "Non vi è dubbio che siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, siamo il primo ospedale in Italia per le cure dell’infarto e tra i top 10 in Europa. In realtà non solo il Santa Maria Goretti ma il nostro Paese in generale fa registrare risultati estremamente buoni in questo ambito, con una media è molto alta di interventi e un numero di pazienti trattati per milioni di abitanti che non si discosta da quelli dei Paesi più evoluti dell’Europa. Stiamo andando molto bene”.

Negli infarti, il tempo è molto importante, "perché ogni minuto di ischemia perdiamo circa 27 milioni di cellule cardiache. Trattare il paziente in modo adeguato entro i primi 90 minuti dall’insorgenza dei sintomi vuol dire restituire al paziente la possibilità di una vita normale, in termini di anni residui e di qualità di vita".

Versaci ha aggiunto che la rete con Ares Lazio "consente di diagnosticare l’infarto sin dal primo contatto tra il pazienti e il 118, così da trasferire il paziente direttamente in Emodinamica, dove l’equipe è già pronta ad assiterlo, bypassando del tutto il Pronto Soccorso. In 10 anni abbiamo trattato oltre 7.700 pazienti".

Ai primi posti della classifica stilata dalla Gise ci sono, oltre a Latina, l'ospedale del Mare e il Cardarelli dii Napoli, e gli Ospedali Riuniti di Ancona.

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