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Giubileo 2025

Smart working per il Giubileo a Roma: c’è l’accordo, molti dipendenti lavoreranno da casa

Un accordo quadro sullo smart working e sul telelavoro, per implemetarlo e permettere ai dipendenti sia pubblici che privati di lavorare da casa. È quanto è emerso nell’incontro in Campidoglio tra Gualtieri, i sindacati e le aziende private.
A cura di Alessia Rabbai
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Accordi aziendali per implementare le giornate di lavoro da remoto. Una misura rivolta, in particolare, alle attività con sede nell’area metropolitana di Roma, per migliorare le criticità legate al traffico sul territorio, almeno fino all’avvio del Giubileo 2025, quando si concluderanno tutti i principali cantieri e le manutenzioni delle linee del trasporto pubblico.

Oggi pomeriggio, fa sapere il Campidoglio, è stato sottoscritto l’accordo quadro sullo smart working tra il commissario straordinario per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025 Roberto Gualtieri, la Regione Lazio, la Città Metropolitana di Roma e le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil) e Datoriali (Unindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, LegaCoop, Cna, Confcooperative, Agci e Abi). "Roma è in un momento cruciale per la sua trasformazione e questo accordo per ampliare lo smart working contribuirà al miglioramento della mobilità e al decongestionamento del traffico in un periodo decisivo" ha commentato Gualtieri.

L'assessore al Personale, Andrea Catarci, aveva già annunciato l'intenzione di muoversi verso questa direzione in un'intervista a Fanpage.it: "Una soluzione per aiutare la mobilità e i trasporti a Roma nell'anno del Giubileo sarà quella di aumentare lo smart working per i dipendenti pubblici, in primo luogo, ma anche per i dipendenti delle aziende private".

Cosa prevede l'accordo per implementare il lavoro da remoto

L’intesa prevede che venga incentivato per i lavoratori che possono farlo, il lavoro da remoto con accordi aziendali. L’accordo quadro arriva dopo l'incontro della scorsa settimana in Campidoglio e potrà essere attivato anche nei mesi successivi. A gennaio 2025 verrà riaperto il tavolo di lavoro per monitorarne l'andamento ed per valutare eventuali altre misure nel corso dell'Anno Santo, ad esempio in concomitanza agli eventi in calendario, che attireranno migliaia di persone con i relativi spostamenti.

Cgil Roma e Lazio: "Avanti con tavoli aziendali"

Sull'accordo quadro sullo smart working e lavoro da remoto è intervenuta anche la Cgil Roma e Lazio con una nota: "L’intesa è un altro passo della nostra mobilitazione, che segue l’accordo per il personale di Roma Capitale, a cui si dovrà dare attuazione con accordi di carattere aziendale, su cui ci aspettiamo di vedere la coerenza delle imprese, il loro contributo per aiutare la Capitale e mantenuti gli impegni nel dare risposta alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’accordo quadro impegna le associazioni firmatarie ad introdurre lo smart working dove manca e di rafforzarlo laddove sia già presente, almeno per tutta la durata del Giubileo. Il nostro obiettivo, infatti, è che le soluzioni innovative per l’organizzazione del lavoro non siano impiegate solo per affrontare le emergenze, come il caos generato dai cantieri o l’impatto sulla mobilità causato da milioni di visitatori, ma che diventino elementi strutturali e regolamentati.

Siamo convinti che lo smart working, che non è esclusivamente lavoro da remoto, possa essere un fattore di tutela del benessere psicofisico delle lavoratrici e dei lavoratori e di rigenerazione della città in chiave della sostenibilità ambientale e sociale e per riaprire la discussione sui tempi di vita e di lavoro a Roma. Adesso ci aspettiamo che si prosegua su questa strada anche per le società partecipate di Roma Capitale e negli altri settori pubblici, su cui ci aspettiamo coerenza ed azioni concrete da parte del sindaco Gualtieri".

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