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Smantellato cartello della droga: da Cile e Perù distribuivano cocaina all’Alessandrino e Centocelle

Alle prime luci di questa mattina, martedì 22 giugno, i carabinieri del Comando Provinciale di Roma, insieme ai Comandi Arma dei territori competenti, hanno arrestato quindici persone tra Roma, Viterbo e Milano, facenti parte di un cartello della droga peruviano e cileno. Trasportavano chili di cocaina dal Sud America alla Capitale e lo distribuivano nelle piazze di spaccio all’Alessandrino e a Centocelle.
A cura di Paola Palazzo
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Trasportavano chili di cocaina dal Perù e dal Cile all'Italia e lo distribuivano nelle principali piazze di spaccio della Capitale, in particolare nei quartieri Alessandrino e Centocelle. Alle prime luci di questa mattina, martedì 22 giugno, i carabinieri del Comando Provinciale di Roma, insieme ai Comandi Arma dei territori competenti, hanno arrestato quindici persone tra Roma, Viterbo e Milano, facenti parte di un cartello della droga peruviano e cileno.  Sono responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con l’aggravante della transnazionalità, cessione e detenzione ai fini di spaccio. Una maxi-operazione antidroga che ha portato al sequestro di circa 12.600 chili di cocaina ed eseguita nell'ambito dell'indagine denominata ‘Santiago', condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di ‘Via in Selci', che riguarda principalmente gli anni 2018 e 2019.

Trasportavano droga dal Sud America a Roma e lo distribuivano nei quartieri Centocelle e Alessandrino

Tutto è partito dall'arresto in Cile di una donna, poco più che ventenne, bloccata dalla polizia locale, su nota informativa delle Direzione Centrale dei Servizi Antidroga, mentre stava imbarcarsi su un'aereo diretto a Roma con dieci chili di cocaina. Da qui, i militari hanno scoperto l'esistenza di un'organizzazione criminale, con membri dislocati sul territorio italiano, cileno e peruviano, incaricati di trasportare la droga dal Sud America alla Penisola tramite bottiglie di bevande, confezioni di prodotti fitoterapici, oppure all’interno di ovuli ingeriti prima di salire a bordo di aerei di linea. Da Santiago del Cile, facevano tappa  a Lima prima di arrivare a Roma, dove i ‘corrieri' passavano i controlli presentando permessi di soggiorno per motivi turistici e consegnavano la droga in strutture predisposte. A questo punto i cosiddetti ‘panini', ovvero gli stupefacenti (così chiamati tra i narcotrafficanti nelle conversazioni telefoniche), venivano distribuiti nel mercato della droga di Roma.

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