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Slot machine, sindaco impone il limite orario: “Tuteliamo la salute e chi è affetto da ludopatia”

Il Comune di Guidonia Montecelio vince il ricorso al Consiglio di Stato, rientroducendo i limiti orari al gioco d’azzardo nelle sale giochi della città, dalle 9 alle 12 del mattino e dalle 18 alle 23 di sera. Nel 2019 il Tar aveva annullato l’ordinanza sindacale dopo il ricorso di alcune società contro la decisione del sindaco Michel Barbet.
A cura di Francesco Muccino
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Ritornano i limiti orari alle sale di slot machine di Guidonia Montecelio. A fine agosto il Comune ha infatti vinto il ricorso presentato al Consiglio di Stato dopo che il Tar aveva annullato l'ordinanza sindacale che limitava gli orari in cui le slot e le videolottery potevano restare in funzione, dalle 9 alle 12 del mattino e dalle 18 alle 23 della sera. Si è conclusa così una vicenda iniziata nella primavera del 2019, quando il Tar accolse il ricorso di una serie di società contro la decisione – in seguito sospesa – del sindaco M5s Michel Barbet, permettendo così alle sale giochi di poter nuovamente operare a pieno regime. Da quel momento il Comune ha continuato la sua battaglia per la regolamentazione degli orari.

"Quando ho deciso di firmare l’ordinanza che regolamenta gli orari  delle slot machine era consapevole dell’importanza della scelta che da sindaco stavo compiendo", ha commentato il sindaco Barbet in conferenza stampa, sottolineando come "un sindaco deve prima di tutto tutelare la salute dei propri concittadini e, a mio avviso, in questa forma di tutela rientrano anche i soggetti affetti da ludopatia". Anche Claudio Caruso, consigliere comunale e promotore del regolamento sale slot e giochi leciti, esprime soddisfazione per il risultato raggiunto, evidenziando come l'azione del Comune è stata portata avanti "per difendere tutte quelle famiglie affette dal dramma del disturbo da gioco d'azzardo, che, purtroppo, in alcuni casi si trasforma anche   
in tragedia". La conferenza si è conclusa con un intervento di Massimo Enrico Baroni, deputato M5S e membro della commissione Affari Sociali: "L’Amministrazione Barbet, sempre attenta a  queste tematiche, ha fatto un ottimo lavoro e finalmente il Consiglio  di Stato ha ripristinato un’ordinanza rivoluzionaria a tutela dei più  fragili”.

Nei sei mesi del 2019 in cui l'ordinanza è stata attiva sono stati spesi in tutto 43mila e 200 euro in slot machine, divenuti poi 46mila e 400 euro negli altrettanti mesi successivi. Con il ritorno in vigore dei limiti orari si prevede un calo più o meno considerevole della spesa per il gioco d'azzardo.

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