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Slitta ancora la riapertura del Ponte di Ferro dopo l’incendio: sarà a fine febbraio

Riaprirà a fine febbraio il Ponte di Ferro, che collega i quartieri Portunese e Ostiense. Con i lavori ampliata la strada e il peso che può sostenere. A danneggiarlo un incendio divampato ad ottobre del 2021.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto a sinistra di Laura Corrotti
Foto a sinistra di Laura Corrotti

Riaprirà a fine febbraio e non a gennaio il Ponte dell'Industria, meglio conosciuto come Ponte di Ferro. I lavori sono in fase di ultimazione, ma bisogna attendere ancora qualche settimana. Il ponte è stato danneggiato da un incendio divampato nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2021. La chiusura è stata obbligata e gli interventi realizzati fanno parte dei cantieri previsti per il Giubileo del 2025. La riapertura slitta ancora, inizialmente era prevista per settembre 2024 poi per dicembre, rinviata a gennaio 2025 e ancora a febbraio. Il Ponte di Ferro è un collegamento fondamentale per la città, in quanto unisce i quartieri Portuense e Ostiense.

I lavori fatti sul Ponte di Ferro

L'annuncio ufficiale del rinvio della data d'apertura è arrivato durante una seduta della commissione capitolina Giubileo 2025, presieduta dal consigliere Dario Nanni. Il Ponte è stato sottoposto ad un intervento di riqualificazione, che consentirà il ritorno della viabilità a pieno regime. La sua chiusura ha provocato inevitabili disagi alla circolazione del quadrante. Tra i lavori fatti sul ponte è prevista una pista pedonale e ciclabile e potranno transitare anche gli autobus. Gli interventi hanno dunque riguardato anche l'ampliamento della strada e il peso in grado di sostenere, ossia 26 tonnellate invece che le 3,5 in precedenza.

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L'incendio che ha danneggiato il Ponte di Ferro

Il Ponte di Ferro è stato fortemente danneggiato da un incendio scaturito ad ottobre del 2021, che ne ha determinato la chiusura obbligata. Dalle indagini svolte è emerso che qualcuno gli ha dato fuoco, appiccando le fiamme volontariamente, ma gli inquirenti non sono riusciti a risalire ai presunti responsabili del rogo e dunque hanno chiesto l'archiviaizone del caso.

Forse chi lo ha fatto voleva distruggere i giacigli di fortuna delle persone senzatetto, che sotto al ponte cercavano riparo dalla pioggia. Parte del ponte a seguito dell'incendio è crollato ed è finito nel Tevere, ma la parte portante è rimasta intatta ed è stato possibile intervenire. Fortunatamente né l'incendio né il crollo del ponte hanno provocato feriti.

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