Simonetta Kalfus morta dopo una liposuzione: indagato il chirurgo che l’ha operata

Cinque giorni fa Simonetta Kalfus si è spenta in un letto di ospedale dove era finita in coma vegetativo. La donna, 62 anni, è deceduta a seguito delle complicazioni sorte dopo un intervento di chirurgia estetica. Ora i carabinieri stanno ricostruendo il calvario di Simonetta, pensionata residente a Pomezia. Oggi il chirurgo che l'ha operata è stato iscritto al registro degli indagati, e tutta la documentazione clinica della donna è stata sequestrata così come è stata acquisita documentazione sulla clinica dove è stata operata. Tutto inizia il 6 marzo, quando entra in una clinica privata di Roma per sottoporsi a un intervento di liposuzione in zona Cinecittà.
Il calvario di Simonetta Kalfus
I familiari non sanno nulla di quell'intervento a cui ha deciso di sottoporsi. L'accompagna un amico anestesista che l'aveva messa in contatto con il chirurgo che la opererà. All'inizio non sembrano esserci particolari problemi. Ma la donna lamenta forti dolori. Dopo alcuni giorni va all'ospedale di Pomezia, dal quale però viene dimessa dopo delle analisi del sangue e una tac addominale. Poi il 14 marzo va all'ospedale Grassi di Ostia dove lavora l'amico anestesista preoccupato per le condizioni in cui versa. Qui morirà quattro giorni dopo: l'infezione è troppo grave, e ha compromesso alcuni organi e funzioni vitali, provocandogli un'embolia e alcune ischemie.
Aperta un'indagine per omicidio colposo
La pm della Procura di Roma Chiara Capezzuto ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Sono state acquisite le cartelle cliniche e i risultati delle autopsie. Poche ore prima del decesso la figlia di Simonetta Klafus si era recata dai carabinieri di Ardea sporgendo denuncia e raccontando che la madre versava in coma e ricostruendo quello che le era accaduto.Da quanto si apprende il medico che l'ha operata già era incappato in gravi guai con la giustizia: era stato già condannato a un anno per lesioni colpose, avendo eseguito una mastoplastica addittiva le cui complicazioni hanno costretto la pazienta a sottoporsi ad altri quattro interventi chirurgici.