241 CONDIVISIONI

Simone Cicalone aggredito in metro dai borseggiatori: “È stata un’imboscata”

“Questo non mi fa demordere da quello che è l’obiettivo di questa mia piccola battaglia”, dice Simone Cicalone nel video dell’aggressione subita dai borseggiatori nella metropolitana di Roma, a Spagna.
A cura di Beatrice Tominic
241 CONDIVISIONI
Cicalone al pronto soccorso (a sinistra, da Instagram) e a casa sua mentre racconta l'accaduto per un video youtube (a destra, da Youtube).
Cicalone al pronto soccorso (a sinistra, da Instagram) e a casa sua mentre racconta l'accaduto per un video youtube (a destra, da Youtube).

Non si arrestano le ronde di Simone Cicalone nelle stazioni della metropolitana contro i borseggiatori. Apprezzate da Fratelli d'Italia, meno dalla Cgil che, appena appreso cosa stava facendo ha chiesto l'intervento del Prefetto, il noto youtuber non ha più smesso di calarsi nelle banchine della metropolitana in versione vigilantes per cercare di tornare a garantire l'ordine pubblico.

Ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta. E Cicalone, con tutti il suo staff, è stato aggredito da un gruppo di borseggiatori che li aveva notati mentre si trovavano ancora sulle scale mobili e ha fatto in tempo ad allertare rinforzi. Il racconto dell'accaduto, terminato con una notte al pronto soccorso e una telecamera inutilizzabile a causa di un obbiettivo storto, è stato condiviso su youtube.

Il racconto di Simone Cicalone

"Siamo stati aggrediti sotto alla stazione metropolitana di Spagna. Stavamo scendendo verso la banchina quando uno dei ragazzi deve averci notato e, per attirare la nostra attenzione, ha iniziato a tirarsi degli schiaffi in faccia. Noi stavamo ancora scendendo, non c'era ancora la videocamera accesa all'inizio. Le altre persone che erano con lui, invece, si sono messe al telefono, probabilmente per chiamare rinforzi", esordisce con il suo racconto Cicalone. "Non appena accesa la videocamera, abbiamo ripreso il ragazzo. Ma li ha reagito e si è scagliato subito contro Evelina – racconta – Nel frattempo le persone intorno a noi aumentavano. Uno ha colpito la telecamera, l'ha buttata a terra: questo ragazzo era piccolino, ma era un furia, abbiamo provato ad immobilizzarlo in tre. Un'aggressione in piena regola, sono usciti fuori tipo funghi".

L'aggressione alla videomaker

Ad avere la peggio, mentre Cicalone e i due compagni provavano a fermare il ragazzino, è stata propio la videomaker che era con loro. "La macchina fotografica era già andata, ma Evelina ha continuato a riprendere con il telefonino. Ed è stata nuovamente aggredita, stavolta dalle borseggiatrici che erano lì. Una l'ha colpita e le ha fatto cadere il telefono. Vedo la scena a distanza, mi sono avvicinato perché ho visto Evelina in difficoltà. Sono andato verso la ragazza che la stavo picchiando, ma lei è caduta (o si è lanciata, non lo so) sul bandone di lamiera. Poi è scappata insieme ad un'altra". La Polfer intervenuta ne ha portati via due: uno di loro aveva il divieto di dimora nella capitale.

Poi sono arrivati degli agenti della polizia ferroviaria in borghese e, insieme, hanno provato a bloccare la donna che l'aveva aggredita che, invece, si è allontanata a piedi nelle gallerie della metropolitana. Uscita alla fermata successiva, è stata fermata dalla polizia. "Ha detto di volermi denunciare e di voler andare al pronto soccorso, perché le faceva male il naso. L'hanno refertata con 10 giorni. Questo è stato il mio errore – ammette Cicalone – Spingerla per allontanarla da Evelina. Poi non so se si sia buttata, sia inciampata o l'abbia fatto volontariamente, proprio perché sapeva di essere ripresa. Non volevo spingerla o farle del male, volevo solo allontanarla da Evelina: erano troppe donne, ragazze intorno ad Evelina, la stavano colpendo".

Al pronto soccorso

Ma non è stata soltanto la borseggiatrice a finire al pronto soccorso. "Abbiamo passato la notte in ospedale anche Evelina ed io. Lei è stata refertata con 10 giorni per tutte le botte che ha preso, io con 5 – continua – Ci ha sorpreso questa cosa. Non era mai successo e nessuno dovrebbe farsi del male. Sono arrivati dalle altre stazioni della metropolitana, è stata un'imboscata. È stata un'esperienza terribile. Sembrava organizzato", ha spiegato.

Naso, ginocchio, collo. Queste la parti del corpo che hanno riportato maggiori danni per Cicalone. "Dopo quasi sei ore in un pronto soccorso al centro di Roma siamo già alla terza coppia di turisti aggrediti dai criminali", scrive, invece, nelle storie di Instagram. "Sono dispiaciuto che sia andata così, ma questo non mi fa demordere da quello che è l'obiettivo di questa mia piccola battaglia, è diventata una questione di principio".

241 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views