Silvia Cipriani, il gip archivia il caso dell’ex postina scomparsa e trovata morta nel bosco
Silvia Cipriani è morta per cause naurali o accidentali, non c'è stato alcun delitto. Ne sono convinti il pubblico ministero e il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Rieti, che ha deciso di archiviare il caso, mettendo la parola fine sulla vicenda dell'ex postina scomparsa e trovata morta in un bosco. La decisione arriva con la chiusura delle indagini e la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica, che il gip ha accolto. Silvia Cipriani, settantasette anni e residente nella frazione reatina di Cerchiara, è scomparsa il 21 luglio del 2022.
Silvia Cipriani è morta per un malore o cause accidentali
Secondo quanto ricostruito durante l'inchiesta per la scomparsa prima e morte dopo di Silvia Cipriani, non sono emersi elementi concreti e reali da far pensare che ci sia stato un rapimento, una morte violenta e l'occultamento di cadavere. Gli investigatori hanno escluso che il caso sia riconducibile ad un delitto, ma tutti gli elementi li hanno portati alla conclusione che l'anziana si sia allontanata dalla sua abitazione autonomamente, recandosi in una zona boschiva di Montenero Sabino, per poi morire forse dopo una caduta accidentale o un malore improvviso. Forse ha perso l'orientamento, non riuscendo a tornare indietro.
La scomparsa di Silvia Cipriani e le ipotesi formulate all'origine
Silvia Cipriani si è allontanata da casa il 21 luglio del 2022 e non è più tornata. I famigliari preoccupati, non vedendola più rientrare e non riuscendo a mettersi in contatto con lei, ne hanno deunciato la scomparsa alle forze dell'ordine. Così sono partite le ricerche, parenti e amici hanno diffuso anche attraverso i social network appelli con l'identikit dell'anziana, chiedendo agli utenti se l'avessero vista e di aiutarli a ritrovarla.
Cinque giorni dopo un cercatore di funghi ha segnalato la presenza di un'auto grigia nel bosco di Montenero Sabino. All'interno del bosco è stato trovato anche il cadavere della donna. Le indagini che ne sono scaturite hanno visto il nipote di Silvia Cipriani, Valerio, indagato come atto dovuto con l’ipotesi di reato di omicidio volontario a suo carico, ma gli accertamenti scientifici successivi non hanno però evidenziato alcuna responsabilità.