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Siccità a Roma, l’esperto spiega perché questo inverno non sta piovendo

Il meterologo Mario Giuliacci intervistato da Fanpage.it ha spiegato che le cause della siccità di gennaio 2022 sono da ricercare in una più frequente incursione degli anticiloni.
A cura di Alessia Rabbai
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A Roma e Lazio a gennaio 2022 non sta piovedo. Ciò sta accadendo anche nel resto d'Italia, in maniera diversa di regione in regione. Siccità che sta provocando ripercussioni sull'ambiente, come ad esempio nella Capitale, sul fiume Aniene, che, nonostante sia inverno, è in secca come se fosse ad agosto. Per capirne le cause Fanpage.it ha intervistato il meterologo Mario Giuliacci. "Non si tratta di un fenomeno eccezionale: nel 2017 infatti la siccità in Italia, comprese Roma e Lazio, iniziò a gennaio e finì a settembre – spiega Giuliacci – Gli eventi si siccità sono diventati più numerosi, è un'anomalia che sta purtroppo diventando la normalità, questa è la preoccupazione. Gennaio 2022 è il quarto più siccitoso degli ultimi vent'anni. Le cause vanno ricercate nelle sempre più frequenti incursioni dell'anticiclone africano e di quello delle Azzorre durante tutto l'anno, anche in inverno. La lunga presenza e persistenza degli anticicloni infatti in estate ci fa soffrire dal caldo, mentre nella stagione fredda ha ricadute sulla siccità".

"Gli anticicloni bloccano il passaggio delle perturbazioni piovose"

"Le incursioni degli anticicloni sono diventate più frequenti per il surriscaldamento climatico e per l'aumento di temperatura ai poli di quasi 10 gradi centigradi, con una rilevante diminuzione della differenza tra la temperatura dei poli e dell'equatore e la diminuzione del dislivello tra alta pressione sull'Equatore e bassa pressione sul polo – continua Giuliacci – Di conseguenza i venti che soffiano da Ovest verso Est sono più deboli, con la più frequente irruzione degli anticiloni cosiddetti sub-tropicali, che bloccano il passaggio delle piovose perturbazioni atlantiche.

"Fino a febbraio niente freddo intenso e qualche sporadica pioggia"

Nei prossimi giorni a inizio settimana arriverà una perturbazione di debole intensità, il Lazio è una delle regioni che vedrà più pioggia, insieme a Liguria e Toscana e Campania e Friuli venezia Giulia, con circa 40 millimetri. "Fino a fine febbraio non arriverà una vera ondata di freddo intenso e neve che investirà tutta l'Italia – chiarisce Giuliacci – Il 14 e 15 febbraio le temperature scenderanno, ma non sarà la tipica ondata di freddo stagionale. Le nevicate dove cadranno non saranno più di 10-15 centimetri". Ma la stagione fredda e le piogge sono tutt'altro che finite. "Negli ultimi vent'anni sono diventate più frequenti le ondate tardive nel mese di marzo, con nevicate anche in pianura e ciò è accaduto circa otto volte, considerando gli ultimi vent'anni. Certo – e conclude – sarebbe meglio non averne, perché il freddo danneggia i germogli".

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