Si tuffa nel Tevere per sfuggire a rapinatori con spray al peperoncino: salvato dai vigili del fuoco
Come in una scena di un film d'azione americano, è così che si è ritrovato un ventiquattrenne romano, che si è lanciato nel Tevere, per sfuggire a delle persone che stavano cercando di derubarlo. L'episodio è successo qualche sera fa all'altezza dell'Isola Tiberina. Ha preferito lanciarsi nel fiume, piuttosto che consegnare lo smartphone e il portafoglio ai rapinatori. Così è stato trascinato via dalla corrente, a salvarlo sono stati i vigili del fuoco.
Come riporta Il Messaggero erano circa le ore 23.30, il ventiquattrenne stava camminando in strada, quando tre uomini gli si sono avvicinati e hanno cercato di rapinarlo, spruzzandogli contro dello spary urticante. Volevano portargli via il portafoglio e il telefonino, lui si è ribellato e, non avendo altre vie di fuga, si è lanciato nel Tevere, tra Ponte Sisto e Ponte Garibaldi. Un gesto che gli sarebbe potuto costare la vita. Finito in acqua, la corrente lo ha trascinato via, lui è riuscito ad aggrapparsi ad una inferriata e a gridare aiuto. A dare l'allarme è stato un passante, che lo ha notato e ha subito chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112, chiedendo l'intervento di un'ambulanza e delle forze dell'ordine per un uomo finito nel Tevere, vivo che chiedeva aiuto.
Sul posto, ricevuta la segnalazione sono arrivati gli agenti della polizia di Stato e il personale sanitario. Per recuperare l'uomo nel Tevere è stato necessario l'intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Roma. I pompieri l'hanno raggiunto e riportato in salvo sulla banchina. Affidato ai paramedici, è stato trasportato con l'ambulanza all'ospedale Fatebenefratelli, dov'è stato sottoposto agli accertamenti del caso. Sulla vicenda indagano gli agenti del commissariato Trastevere, che cercano i tre malviventi. Hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza di zona, per cercare di individuarli e risalire alla loro identità.