Si sbloccano le opere per il Giubileo 2025 a Roma: attivate procedure accelerate e semplificate
Si sbloccano le opere per il Giubileo 2025, almeno quelle giudicate fondamentali per la riuscita dell'evento. Una di queste è la riqualificazione di piazza dei Cinquecento e del complesso della stazione Termini, da cui transiteranno milioni di pellegrini per tutta la durata dell'anno santo. E proprio sulla realizzazione di questo progetto si addensavano molte ombre, dato che i tempi, ormai, stavano diventando molto stretti. Soltanto pochi giorni fa Nicola Madonna, responsabile Area Centro per Fs Sistemi Urbani, aveva avvertito: "Se abbiamo individuato l'8 dicembre 2024 come la data entro la quale deve essere pronta la prima fase dei lavori della piazza, quella delle opere indifferibili, la Conferenza dei servizi va aperta entro i termini di legge, cioè il 27 aprile. Altrimenti saremo in difficoltà".
Ebbene oggi, con cinque ordinanze del Commissario Straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa Cattolica 2025 e Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, sono state attivate procedure accelerate e semplificate per la realizzazione di cinque interventi, tra cui proprio il restyling di piazza dei Cinquecento. Gli altri progetti sono la riqualificazione dello spazio antistante la basilica di San Giovanni, la riqualificazione di Piazza Risorgimento con parcheggio interrato, passaggio pedonale e servizi, il completamento del rinnovo dell’armamento della Linea A della metropolitana, la realizzazione del sottovia di Piazza Pia.
Le procedure semplificate prevedono la convocazione di una conferenza di servizi semplificata alla quale partecipano tutte le amministrazioni interessate. Questa conferenza si concluderà entro trenta giorni dalla sua convocazione e sarà prorogabile una volta soltanto e per non più di dieci giorni. La determinazione conclusiva approverà il progetto e consentirà la realizzazione di tutte le opere e attività previste nel progetto.
In caso di dissenso, le amministrazioni dovranno quantificare i costi, le prescrizioni e le misure mitigatrici che rendono compatibile il progetto. In caso di dissenso di un organo idoneo a precludere la realizzazione dell'intervento, Gualtieri potrà proporre al presidente del Consiglio di sottoporre la questione al Consiglio dei ministri.