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Si getta dall’auto in corsa per scappare dalle botte del collega amante: indagato vigile sindacalista

La denuncia è scattata dopo l’ennesima aggressione, quando lui le ha stretto il collo fra le mani. In precedenza, per sfuggire alle botte, la donna si era dovuta lanciare dall’auto in corsa, in orario di servizio.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto di repertorio.
Foto di repertorio.

Schiaffi e pugni, maltrattamenti violenti anche mentre si trovavano a bordo dell'automobile di servizio, durante il turno di lavoro come vigili urbani. Le botte continue da parte del collega, con cui aveva da tempo anche una relazione extraconiugale, l'hanno costretta a lanciarsi dall'automobile in corsa, mentre stava percorrendo le strade nella zona di Castel Sant'Angelo, nel cuore della capitale.

Lo riporta la Repubblica, dopo la denuncia sporta dalla vigilessa nei confronti dell'uomo, un collega del gruppo Prati. L'uomo, oltre ad essere agente di polizia locale, è anche un sindacalista di punta a Roma ed uno degli istruttori del corpo di polizia.

I maltrattamenti verso la vigilessa

Non era la prima volta che il vigile la maltrattava: la donna si era trovata spesso in situazioni di violenza. Presa a schiaffi e a pugni, i due avevano iniziato i litigi tempo prima. Legati da una relazione extraconiugale cominciata anni fa, lui le aveva promesso che avrebbe lasciato la moglie, ma non è mai successo. È stato allora che, a seguito dei primi litigi, sono arrivati i maltrattamenti fino alla disperata fuga dall'auto in corsa.

La denuncia della vigilessa

La denuncia è arrivata dopo che, all'ennesimo litigio, lui le avrebbe messo le mani intorno al collo. Lei, per provare a difendersi, lo avrebbe graffiato e colpito. La vigilessa si è poi rivolta al pronto soccorso. Dopo gli accertamenti dei medici e degli infermieri della struttura ospedaliera a cui si è rivolta, le ferite riportate sono state valutate con 5 giorni di prognosi per contusioni. Indagato, invece, l'uomo, il vigile sindacalista per lesioni e minacce aggravate.

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