Si getta dalla finestra per sfuggire al sequestro della escort: “Dammi 150 euro o da qui non esci”
Si è gettato da una finestra al primo piano per sfuggire al sequestro. Quello che sarebbe dovuto essere un “classico” incontro per una prestazione sessuale a pagamento, secondo quanto inizialmente concordato, si è trasformato in un tentativo di estorsione da parte della escort, culminato nella fuga della vittima con un salto dal primo piano. L'episodio e è avvenuto nel pomeriggio di venerdì 7 luglio, nella zona di Laurentino-Fonte Ostiense.
L’incontro sfociato in sequestro
Il giovane, un 33enne romano, venerdì pomeriggio si era recato a casa della sex worker, dove i due avevano concordato una prestazione sessuale a pagamento. Ma nel giro di poco tempo, una volta spogliatosi, l’uomo si è trovato con le spalle al muro: la escort, una 36enne transessuale di nazionalità brasiliana, ha infatti improvvisamente chiuso a chiave la porta di casa, impedendo al giovane di uscire. La richiesta: 150 euro in cambio della sua liberazione. "Dammi i soldi, altrimenti da qui non esci”, le parole riportate nella testimonianza.
Sarebbe allora seguita una breve colluttazione: il giovane cliente, aggredito, è riuscito a divincolarsi e ha cercato la fuga dall’unica via possibile, gettandosi dalla finestra al primo piano della palazzina. Nella caduta l’uomo si è procurato una frattura al calcagno.
L’arrivo degli agenti e l’arresto
Una volta fuori, l’uomo ha immediatamente chiamato il 112. Gli agenti, già allertati dai passanti che avevano notato il giovane calarsi pericolosamente dalla finestra, sono accorsi sul posto insieme al personale sanitario del 118. Mentre l’uomo veniva medicato e trasportato all’ospedale Sant’Eugenio per accertamenti medici, i carabinieri sono entrati nell’abitazione della donna.
Come indicato dal ferito, gli agenti all’interno hanno trovato la escort 36enne che avrebbe costretto il giovane a lanciarsi dalla finestra, dopo averlo chiuso dentro casa e aggredito: per lei è immediatamente scattato l’arresto, con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione. La donna si trova ora nel carcere di Regina Coeli, mentre il 33enne nella caduta si è procurato la frattura del calcagno e gli sono stati dati 30 giorni di prognosi.