Si fingono corrieri per rivendere pezzi di auto rubate: scoperta officina abusiva a Fonte Nuova
Una vera e propria officina abusiva è quella che hanno scovato i carabinieri a Fonte Nuova, in una zona rurale e isolata. È lì che arrivavano automobili rubate da cui poi si tagliavano i pezzi di interesse da rivendere al mercato nero. La sorpresa per i militari è arrivata proprio nel corso di alcuni controlli per il territorio. A guidarli, loro malgrado, due uomini che si trovavano a bordo di un furgone riportante il logo di una ditta di spedizioni.
La scoperta dell'officina abusiva
Stavano per uscire dalla proprietà per andare a rivendere i pezzi di automobile appena asportati dalle macchine rubate, già imballati e caricare sul mezzo (fra cui un intero blocco motore) quando sono stati bloccati dai carabinieri. I due uomini si erano procurati anche delle tute con lo stesso logo della società di spedizioni riportato sul furgoncino, per essere più credibili. Ma non è bastato: in breve tempo i militari sono riusciti a chiarire la loro posizione.
L'intervento dei carabinieri ha scombinato i piani della coppia, che ha cercato di darsi immediatamente alla fuga nelle campagne vicine: per il momento è stato rintracciato soltanto uno dei due, già denunciato all'Autorità Giudiziaria di Tivoli, che coordina le indagini.
La refurtiva: oltre 200 pezzi da auto rubate
I carabinieri hanno poi svolto ulteriori accertamenti sul caso e sono riusciti a recuperare e sequestrare un'auto rubata pochi giorni prima ad Ostia. Il veicolo si trovava ancora in fase di smontaggio all'interno dell'officina. Oltre alla macchina rubata, anche cinque motori di altrettante autovetture rubate e più di 200 pezzi di carrozzeria e parti macchine di autovetture, alcune già imballate e pronte per essere rivendute.
La denuncia
Nel frattempo continuano le verifiche anche su altre auto, con il contributo dei Carabinieri Forestali di Monterotondo, sulla tutela ambientale: i militari hanno accertato che lo sversamento dei liquidi di risulta dallo smontaggio dei veicoli avveniva in contrasto con il rispetto dell’ambiente. Per questa ragione uno dei due uomini trovati sul furgone, un trentacinquenne, è stato denunciato dai carabinieri della compagnia di Monterotondo per riciclaggio, ma anche per scarichi non autorizzati e divieto di immissione dirette di acque meteoriche in acque sotterranee.