Si finge regista e violenta 12 donne: le udienze vengono rinviate e Claudio Marini resta libero
Ha organizzato dei finti casting per adescare aspiranti attrice ed è accusato di 12 violenze sessuali. Eppure anche l'ultima udienza a suo carico è stata rinviata. Da qualche mese sono ormai scaduti i termini di custodia cautelare e il sedicente regista Claudio Marini è tornato in libertà, nonostante le 12 vittime che hanno già raccontato la loro esperienza e restano in attesa di ricevere giustizia.
Il 50enne originario di Frosinone si sta continuando ad aggrappare a cavilli e impedienti per rallentare il processo. Stavolta, come riporta la Repubblica, avrebbe la lombosciatalgia. Ieri, invece, non si sono presentati i testimoni chiamati dalla difesa. E l'udienza è stata nuovamente rinviata.
I finti provini e le 12 accuse di violenza sessuale
Sono 12 le donne che hanno accusato Marini di violenza sessuale: 4 a Milano e 8 a Roma. A questi episodi, se ne aggiunge un tredicesimo per il quale inizierà presto un secondo processo. Le prime accuse sono arrivate nel 2020, quando ragazze fra i 15 e i 30 anni hanno denunciato quanto accaduto nei mesi precedenti, durante il casting per il film Miele Amaro, ma anche Un gioco pericoloso, La forza dell'amore: tutti film mai realizzati.
Marini si presentava come il responsabile di un'agenzia cinematografica. Dava un appuntamento "per effettuare un provino" al fast food, dove avrebbero girato una prima scena. Poi invitava le ragazze a seguirlo nel suo appartamento per provarne una seconda.
Quelle che si sono rifiutate sono state afferrate per i fianchi e baciate. Ogni ragazza che, invece, lo seguiva, veniva fatta "denudare nella parte superiore del corpo, la baciava in bocca, la abbracciava e la palpeggiava sul seno", come si legge nelle accuse. Oltre a chiedere loro di spogliarsi, era lui stesso a girare scene in boxer e a saltare addosso alle vittime.
L'annuncio per il casting
Per adescare le ragazze Marini aveva pubblicato online degli annunci. Per il film Miele Amaro, ad esempio, scriveva di essere alla ricerca di ragazzi e ragazze fra i 15 e i 30 anni, nel Lazio e in tutta Italia per delle riprese da svolgersi fra gennaio ed aprile 2020 con uscita prevista nell'autunno dello stesso anno. La trama riportata dell'annuncio online, infine, recitava: "Amori, intrighi e rivalità che faranno tirare fuori il peggio ai protagonisti".
Il processo
Nonostante il processo sia iniziato, le udienze sono state rinviate e Marini, come anticipato, è tornato in libertà. "Riteniamo inaccettabile che l'imputato a cui era stata applicata la misura cautelare del carcere sia da mesi libero per scadenza dei termini di misura cautelare: le leggi esistono e non sono applicate – hanno commentato da Differenza Donna – Ciò scoraggia la denuncia di tante giovani donne".