Si finge neurologo e si fa assumere dal pronto soccorso dell’Asl di Frosinone: denunciato 50enne
Ha detto di essere specializzato in neurochirurgia, ma non era vero: un uomo di cinquant'anni è stato denunciato dai carabinieri con l'accusa di esercizio abusivo della professione medica e falso. Secondo quanto emerso durante un controllo dei Nas, il 50enne non avrebbe potuto lavorare nel pronto soccorso perché il suo titolo di laurea, riconosciuto all'estero, non era riconosciuto in Italia.
In sede di colloquio non aveva menzionato questo ‘particolare', dicendo di essere in possesso di tutti i requisiti necessari, tra cui la specializzazione in neurochirurgia. Questo gli aveva fatto ottenere un contratto di lavoro di 36 ore settimanali con l'Asl di Frosinone, che aveva già cominciato a svolgere. Per diverso tempo ha curato pazienti e fatto diagnosi che non avrebbe potuto fare.
Le irregolarità sono emerse durante uno degli abituali controlli che vengono effettuati sui requisiti professionali degli operatori sanitari. Verifiche che vengono fatte di routine, e che possono portare anche a scovare casi di questo tipo. Il medico è stato immediatamente allontanato dall'ospedale e denunciato.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo ha sì conseguito una laurea in medicina, ma in uno Stato diverso da quello italiano. Il nostro ordinamento prevede che i titoli di studio conseguiti in medicina in altri Paesi, possano essere riconosciuti in Italia previa domanda al ministero della Salute. In caso di laurea conseguita in un paese comunitario, la risposta è in genere ottenuta in breve tempo, ed è affermativa. In caso di paese extra Ue, la procedura è invece più complessa e non sempre conduce a esito positivo. In quest'ultimo caso, non è possibile per il professionista esercitare la professione medica in Italia.