Si accosta per chiedere informazioni ad una ragazza e la violenta: arrestato Simone Borgese
Stava aspettando l'autobus in via della Magliana quando le si è accostata un'automobile. "Mi sono perso, devo raggiungere il raccordo dall'Eur, puoi darmi una mano?", le ha chiesto l'uomo alla guida. Lei ha provato ad aiutarlo mostrandogli la strada con l'app di mappe stradali, ma la sua automobile ferma a bordo strada stava iniziando a creare una colonna di traffico dietro. Così, con questa scusa, l'uomo al volante l'ha invitata a salire. E l'ha violentata.
Alla guida dell'automobile, Simone Borgese, già condannato a sette anni per uno stupro commesso nello stesso giorno, nove anni prima.
La violenza in automobile
I fatti risalgono allo scorso 8 maggio. Dopo la richiesta delle informazioni l'uomo al volante si è inventato la scusa: "C'è traffico, devo andare, ma ho il telefono scarico". L'ha invitata a salire in automobile, aprendo lo sportello. Vedendo il conducente dell'auto in difficoltà, è salita in macchina. Poi gli ha prestato il telefonino per permettergli di effettuare delle telefonate, tutte senza risposta. Ma lui non le ha più restituito il cellulare. Ha iniziato, invece, a farle delle avances sempre più insistenti.
Nel frattempo la macchina continuava a viaggiare verso una zona sempre più isolata, dove la ragazza non era mai stata prima di quel momento. Ed è stato lì che l'uomo l'ha violentata. Dopo aver abusato di lei, le ha restituito lo smartphone e l'ha riaccompagnata nella zona di Villa Bonelli.
Le indagini della polizia
La ragazza ha subito sporto denuncia, ha raccontato agli agenti della polizia del VII Distretto San Giovanni l'accaduto e ha fornito la descrizione dell'uomo. I poliziotti hanno acquisito le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza presenti nel tragitto percorso dall'uomo e le hanno mostrato alcune foto, fra le quali ha riconosciuto lo stupratore. Con i controlli della targa, la polizia è riuscita a rintracciare ed identificare l'uomo, un trentanovenne romano, trasferito ora ai domiciliari, poiché gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata.
Chi è Simone Borgese
Il nome di Simone Borgese è già noto alle cronache. L'8 maggio, stavolta nel 2015, nella stessa data di quello avvenuto quest'anno, ha violentato una tassista mentre si trovava in zona Ponte Galeria, verso il litorale romano. È riuscito a bloccare la donna, a picchiarla, derubarla e, infine, ad abusare di lei.
"Ero in preda alla droga e ho avuto un'infanzia difficile", ha dichiarato Borgese provando a chiedere perdono alla tassista. Borgese, per la violenza, è poi stato condannato a setta anni e mezzo di carcere. È uscito soltanto nel 2021. Nel frattempo, però, è emerso un altro episodio. Nei confronti dello stesso Borgese, oggi trentanovenne, è arrivata un'altra condanna a 2 anni per aver molestato una diciassettenne mentre si trovavano in ascensore, nel giugno 2014. La denuncia è arrivata soltanto l'anno dopo quando la giovane, vedendo le foto dell'uomo sui giornali, lo ha riconosciuto.