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Sheraton Parco de’ Medici primo hotel Covid del Lazio: “Ospitiamo anche pazienti con ossigeno”

Lo Sheraton Parco de’ Medici è il primo hotel Covid del Lazio, e dallo scorso giovedì accoglie anche pazienti positivi in via di guarigione che necessitano ancora del supporto dell’ossigeno. “I pazienti qui terminano il loro percorso di ricovero, liberando i posti letto negli ospedali” ha spiegato il direttore sanitario della Asl Roma 3 Simona Amato.
A cura di Redazione Roma
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Lo Sheraton Hotel Parco de' Medici diventa ospedale Covid ed è pronto ad accogliere pazienti anche con sintomi. Il centro, una delle strutture adibite del territorio, ospitava già da prima persone affette dalla malattia, asintomatici o con sintomi lievi, le cui condizioni di salute erano stabili e che non potevano per un motivo o per un altro attendere la completa guarigione e la negativizzazione a casa. A partire da giovedì scorso 5 novembre la struttura accetta anche pazienti che hanno avuto la polmonite da Covid, in una struttura che ha 169 stanze singole, di cui al momento 93 sono occupate mentre si attende l'arrivo di dieci pazienti con l'ossigeno. "Si tratta di pazienti che anno almeno dieci giorni di sintomi, sono in condizioni stabili, necessitano di ossigenoterapia e di terapia endovenosa, ma non in continuo e ad alto flusso – ha spiegato intervistata da Fanpage Simona Amato, direttore sanitario della Asl Roma 3 – che possono venire a finire il loro percorso di ricovero nella struttura dove sono presenti medici e infermieri". Il direttore sanitario ha chiarito che: "È un gradino in più per liberare gli ospedali e gestire l'emergenza, anche se va detto che questo non è un ospedale, il paziente qui non viene assistito da medici e infermieri in maniera continuativa".

L'appello di Christian che ha contratto il Covid a 23 anni

Tra i pazienti in attesa dei due tamponi negativi c'è Christian, un ragazzo di ventitré anni, in struttura perché impossibilitato ad isolarsi da solo a casa, che ha raccontato a Fanpage la sua esperienza con il Covid: "Sto bene, a parte i primi giorni in cui mi sentivo spossato, avevo dolori muscolari – spiega – ho avuto difficoltà a muovermi e ho avuto bisogno dell'aiuto dell'ossigeno per riuscire a respirare bene". Christian ha rivolto un appello ai suoi coetanei: "Il Covid non colpisce solo le persone anziane, uscite il meno possibile e indossate sempre la mascherina, che fino adesso è la nostra unica arma contro il virus, mantenete le distanze ed igienizzate sempre le mani".

Lo Sheraton Parco de' Medici primo hotel Covid

L'hotel a quattro stelle di viale Salvatore Rebecchini già ospitava pazienti asintomatici o con sintomi lievi, che non necessitavano di ricovero ospedaliero ma che dimessi, non potevano terminare il periodo di quarantena presso il proprio domicilio, in attesa dei tamponi negativi. Ora nelle camere sono disponibili per le persone che ne hanno bisogno anche bombole di ossigeno. La struttura destinata ai pazienti Covid dista circa un chilometro dall'edificio che ospita i clienti. Dello scorso 31 ottobre la proposta di Federalberghi al premier Giuseppe Conte e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per mettere a disposizione le loro strutture all'emergenza sanitaria.

Di Alessia Rabbai e Simona Berterame

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