Sgombero del quinto ponte al Laurentino 38: “Donne strattonate e gettate in terra”
"Alle sette di mattina ci hanno svegliato che stava avvenendo lo sgombero, ora è finito hanno liberato dagli abitanti tutto il 5 ponte ma soluzioni non ce ne sono". A parlare è Marco, che a Laurentino 38 ci abita e partecipa alle realtà sociali del quartiere. Uno sgombero annunciato quello delle ultime tre famiglie che abitano nella stecca di cemento già parzialmente sventrata per i lavori di riqualificazione. Un cantiere fermo da mesi. Ci sono state segnalazioni di aggressione agli operai, ma secondo gli abitanti la questione vera è che sono "finiti i soldi". Le tre famiglie, dopo mesi di pressione, erano le uniche che non avevano voluto lasciare la loro abitazione non accettando le altre soluzioni proposte nei mesi dall'Ater. Qualche giorno fa l'ultimo avvertimento per lasciare le case, questa mattina la sveglia con i blindati e la polizia locale.
"Quando siamo arrivati abbiamo dovuto soccorrere una delle signore che ci abita, che è stata scaraventata a terra. Ora ha un ginocchio gonfio e la stiamo portando al pronto soccorso per farsi refertare", prosegue il racconto. "La cosa più assurda è che lei aveva una casa assegnata dall'Ater sempre qui al Laurentino, ma quando sono andati a vederla era davvero inagibile e non avevano neanche la chiave, allora l'hanno lasciata semplicemente in mezzo a una strada". Qui stamattina le istituzioni non hanno presentato alle famiglie nessuna soluzione. Se uno dei nuclei si sta appoggiando momentaneamente in casa di conoscenti, per le altre due famiglie nessuna alternativa al momento. Il successivo ponte a essere investito dal progetto di riqualificazione è il sesto ponte, anche questo in gran parte tutt'ora occupato.