Sgombero Circolo Futurista di CasaPound partito da segnalazioni per “abusivismo commerciale” ai vigili
Con il blitz che ha portato al rientro in possesso dell'immobile Inps in via degli Orti di Malabarba nel quartiere di Casal Bertone, si è riaperta una nuova stagione degli sgomberi a Roma? È presto per dirlo. Quel che sembra essere certo è che la chiusura manu militari del Circolo Futurista di CasaPound non rientra nella ormai famigerata lista di immobili da sgomberare, nelle mani della Prefettura dai tempi in cui Matteo Salvini era Ministro dell'Interno. Certo lo spazio, posto al piano terra di una palazzina, era stato posto sotto sequestro preventivo a parte dell'Autorità Giudiziaria, ma l'input per procedere con lo sgombero è venuto dalla Polizia Locale e non dalla Prefettura.
La forza pubblica in assetto anti sommossa – da quanto appreso – è intervenuta proprio in supporto e su richiesta dei caschi bianchi che hanno infatti proceduto con l'apertura della serranda e con il sequestro. Le segnalazioni ricevute ripetutamente dai vigili erano per abusivismo commerciale. Una parte del locale infatti è stato constata come servisse come magazzino per un'attività di non meglio specificata natura: vi erano infatti stoccati materiali e strumenti da lavoro, portati via questa mattina dai diretti interessati con un furgone bianco.
I militanti di CasaPound erano a conoscenza dello sgombero, tanto da aver organizzato una – seppur blanda – resistenza. In circ quaranta si sono fatti trovare all'ingresso della sede, molti indossando i caschi e con il volto travisato. Dopo l'incendio di un cassonetto, la vandalizzazione di una volante della Polizia Locale e il lancio di alcune bombe carta, le cariche della polizia. Dalla Questura saranno trasmessi alla Procura gli atti sugli incidenti di questa mattina, con l'identificazione di diversi manifestanti. Due sono gli agenti che si sono fatti refertare riportando lievi contusioni.