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Sgarbi dopo la condanna per diffamazione ancora contro Raggi: “Felice di aiutarla a sopravvivere”

“Un brindisi alla Raggi negli appartamentini che sorgono al posto di Villa Naselli – la reazione di Sgarbi alla condanna per diffamazione nei confronti dell’ex sindaca – Felice di garantire la sua sopravvivenza”.
A cura di Beatrice Tominic
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"Bocciata come sindaco, come parlamentare, persino come esponente del "vaffastelle", la quale, dopo aver consentito la distruzione di un edificio storico a Roma, è oggi premiata da un magistrato che evidentemente ritiene che la distruzione e la speculazione edilizia a Roma siano diverse che a Palermo". Questa la reazione di Vittorio Sgarbi dopo la condanna al pagamento di 2mila euro e ad una provvisionale di 20mila da versare direttamente a Virginia Raggi per averla diffamata durante la trasmissione Matrix, nel 2018.

"Felice di rappresentare una fonte di sopravvivenza per la signora Raggi – continua il critico d'arte – Le similitudini non corrispondono alla grammatica della criminalità. Un brindisi alla Raggi negli appartamentini, a sua immagine e somiglianza, che ha autorizzato al posto della Villa Naselli in via Ticino a Roma. In memoriam".

L'intervento di Sgarbi in televisione

"La Roma di oggi è come la Palermo di Ciancimino. La Raggi è come Ciancimino", aveva dichiarato durante la diretta facendo riferimento all'autorizzazione data proprio dalla sindaca per radere al suolo Villa Naselli, in via Ticino, nel quartiere Coppedè per realizzare i suddetti appartamentini. E Virginia Raggi, all'epoca sindaca della capitale, lo aveva denunciato per diffamazione: "Non mi spaventano i bulli da salotto", aveva dichiarato pubblicamente la prima cittadina.

La reazione di Virginia Raggi dopo la condanna

"Vittorio Sgarbi si permise di equipararmi al mafioso Ciancimino e darmi della disonesta: il giudice del Tribunale di Roma l'ha condannato per la gravità delle sue affermazioni che nulla hanno a che fare con la critica politica. Ed è già la seconda volta": così ha, invece, commentato ieri Virginia Raggi, affidando le sue parole ad X. Fra lei e il critico d'arte più volte ci sono stati momenti di tensione. Lo stesso Vittorio Sgarbi l'ha definita più volte un'incapace e, in un'altra occasione ha aggiunto che secondo lui, prima della sindaca, era una cameriera in uno studio d'avvocati"È un lavoro dignitoso, vergognati", gli aveva risposto la sindaca.

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