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Sgarbi: “A Sutri multo chi porta mascherina in strada. D’Amato sconosciuto ignorante, capra totale”

Vittorio Sgarbi risponde all’assessore D’Amato: “Lui chiederà l’intervento del prefetto, poverino, il Gallera del Lazio. D’Amato inutile assessore di una inutile regione che serve solo a buttare soldi. Ma chi c… sei per dire che ‘il messaggio è sbagliato’? Ignorante, studia le leggi che non conosci, capra totale”.
A cura di Enrico Tata
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Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri, piccolo borgo in provincia di Viterbo, ha firmato un'ordinanza in cui promette multe a chi indosserà mascherine all'aperto. L'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, ha commentato così  la decisione del critico d'arte in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera: "Siamo nell'ambito del folklore. Il sindaco non può mettere nessun divieto. Un amministratore non può mandare un simile messaggio, è sbagliato. La normativa è chiara e chiederemo al Prefetto di intervenire". A sua volta Sgarbi ha risposto con un video pubblicato su Youtube: "Uno sconosciuto, ignorante delle leggi, parla a me e dice: chiederò intervento di prefetto. Come se io non avessi parlato con il prefetto e con il capo gabinetto del ministro dell'Interno. Chiede intervento su di me e dice che ho vietato qualcosa? No, vanno portato le mascherine esattamente come dice il governo: dalle 18 alle 6 del mattino e nei luoghi di assembramento. Lui chiederà l'intervento del prefetto, poverino, il Gallera del Lazio. D'Amato inutile assessore di una inutile regione che serve solo a buttare soldi. Ma chi c… sei per dire che ‘il messaggio è sbagliato'? Ignorante, studia le leggi che non conosci, capra totale".

Sgarbi: "Mia minaccia di multa un paradosso per far riflettere"

In una lettera al Giornale il deputato ha spiegato meglio il senso della sua contestata ordinanza: "La mia minaccia di multa a chi porta la mascherina per strada è solo un paradosso per fare riflettere sulla insensatezza della sottomissione, non imposta, ma accettata passivamente.Anche per questo richiamo le sole prescrizioni sul tema della mascherina indicate nel dpcm del 16 agosto. Ma, contemporaneamente, ricordo agli impauriti e agli smemorati il decreto legge 155 del 2005 che, dopo gli attentati terroristici islamici, vieta ogni mascheramento del volto che possa ‘rendere difficoltoso il riconoscimento della persona'. Verum ipsum factum. Le evidenze scientifiche disponibili, fornite dall'Istituto superiore della sanità, indicano che in sei mesi l'epidemia ha prodotto 4 decessi sotto i 9 anni e nessuno tra i 10 e i 19 anni. Nessuno. Nessuno. Dobbiamo imbavagliarli tutti con le mascherine, perché non si contaminino sani tra sani?".

A contestare la decisione del sindaco è stato anche il vice parroco di Sutri, Miguel Zambrano: "Si resta sconcertati da queste iniziative. Questo virus sta facendo tanti morti nel mondo, servirebbe più unità in questo momento e invece abbiamo queste autorità. La gente sa benissimo che se sta in un parco o comunque all'aria aperta, della mascherina ne può fare a meno. Purtroppo abbiamo questo genere di autorità, sono i ‘padroni di casa' ma la gente non ha bisogno di minacce, sa quel che deve fare. Ci dovrebbe essere più cura per i cittadini, dispiace per il pensiero del sindaco. Anzi, si resta sconcertati. Serve grande pazienza con queste autorità….", ha dichiarato all'agenzia AdnKronos.

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