Sfiduciato il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà: cade l’ultimo Comune M5S del Lazio
Il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà è stato sfiduciato ed è caduto l'ultimo Comune capeggiato dal Movimento Cinque Stelle del Lazio. Tredici consiglieri comunali stamattina hanno dato le dimissioni. I pentastellati sono alla guida del centro del litorale Sud della provincia di Roma da nove anni, quando a giugno 2013 i cittadini hanno eletto sindaco Fabio Fucci. Ora il comune è commissariato nell'attesa delle elezioni. Già dallo scorso mese sono emersi chiari segni di un terremoto interno all'amministrazione comunale, quando quattro consiglieri pentastellati, Zaira Conficconi, Iolanda Mercuri, Marco De Zanni, Silvio Piumarta, si sono riuniti nel gruppo autonomo ‘Pomezia attiva', passando all'opposizione. Fino ad arrivare a stamattina, quando le dimissioni sono state messe nero su bianco. A seguirli anche i colleghi dell'opposizione Mario Pinna, Alessandro Stazi, Saverio Pagliuso, Fabio Fucci, Massimo Abbondanza, Emanuela Pecchia, Pietro Matarese del centrodestra e Stefano Mengozzi e Paolo Zanin del centrosinistra.
Zuccalà sfiduciato: "Nove anni di lavoro nell'interesse della città"
Sulla vicenda che lo vede coinvolto è intervenuto poche ore fa Adriano Zuccalà, con un post fiume pubblicato sui social network: "I quattro consiglieri eletti con i voti del Movimento 5 Stelle si lasciano colpevolmente strumentalizzare da un’opposizione che fino a ieri attaccavano a testa bassa e preparano con loro le liste per le prossime elezioni – si legge nel post su Facebook – Nove anni di lavoro nell’esclusivo interesse della città messi a repentaglio da quattro ex consiglieri del Movimento 5 Stelle che attraverso un comunicato zeppo di falsità decretano la fine di una Amministrazione che con onestà, trasparenza e credibilità istituzionale ha ottenuto oltre 100 milioni di euro di finanziamenti che stavano cambiando il volto di Pomezia e Torvajanica". Si è poi rivolto ai cittadini: "Ringrazio quanti coloro mi stanno scrivendo per esprimere solidarietà e spronarmi ad andare avanti, noi ci saremo sempre, ma gran parte dei lavori che sarebbero dovuti partire in questo ultimo anno non saranno realizzati per colpa loro, come non saranno ottenuti nuovi fondi dal Pnrr".