video suggerito
video suggerito

Sessantenne si sveglia dal coma e crede di essere nel 1980, quando aveva 24 anni e non era sposato

Non ha riconosciuto sua moglie, quando è entrata nella sua stanza d’ospedale. Al Messaggero ha raccontato: “Mi chiamava ‘Luciano’. E io mi chiedevo come faceva a saper il mio nome”.
A cura di Enrico Tata
1.128 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Nel 2019 è stato investito da un'auto pirata e resta in coma per cinque anni. Si risveglia, ma crede di essere nel 1980, quando era un ragazzo di 24 anni e lavorava all'aeroporto di Fiumicino. E invece ha 63 anni, ha una moglie e un figlio di 35 anni. Ma 39 anni di ricordi sono praticamente svaniti nel nulla.

Non ha riconosciuto sua moglie, quando è entrata nella sua stanza d'ospedale. Al Messaggero ha raccontato: "Mi chiamava ‘Luciano'. E io mi chiedevo come faceva a saper il mio nome". Poi si è presentato il figlio, e anche lui gli è apparso come un perfetto sconosciuto: "Ma come poteva essere mio figlio un uomo nato molto prima di me? E poi quale moglie? Io non ero sposato, ma fidanzato, e non certo con quella donna che doveva averne quasi sessanta, ma con una ragazza di 19 anni". Quella ragazza diventerà proprio sua moglie.

Non ha riconosciuto neanche il suo volto, quando lo ha visto riflesso nello specchio. Il trauma subito in seguito all'incidente gli ha fatto perdere la memoria di quasi quarant'anni di vita. "Ricordo ancora lo stupore di viaggiare che su uno schermo mi mostrava la mappa di Roma, anzi il Tutto città come lo chiamavamo una volta. Ogni tanto incontro qualcuno che mi saluta. Sarà sicuramente un vecchio amico ma io non so chi sia, comunque per gentilezza faccio finta di riconoscerlo e ricambio. A volte dico che mi piacerebbe volare su un aereo, non l'ho mai fatto. Mia moglie mi fa: ‘Ma che dici? Siamo stati insieme a Parigi'. E io le rispondo: ‘Tu ci sei stata, io no'".

La storia è esattamente la stessa che viene raccontata nel film ‘Quando' di Walter Veltroni, con protagonista Neri Marcorè. Quest'ultimo si sente male nell'estate del 1984, mentre si tenevano i funerali di Enrico Berlinguer. Dopo 31 anni di coma si risveglia, pensando di essere ancora nel 1984.

1.128 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views