Servono 9 anni di stipendio per comprare casa a Roma: dieci anni fa ne occorrevano 13,6
Se nel 2009 per comprare casa a Roma servivano più di 13,6 anni di stipendio, ora ne sono sufficienti 9,3. La Capitale scende dalla prima posizione, che occupava dieci anni fa e che ora appartiene a Milano, e si classifica al secondo posto nel 2019. Nel capoluogo lombardo occorrono, infatti, 11,1 annualità per comprare un appartamento. Meno rispetto al 2009, ma ora più di qualsiasi altra città italiana, dove la media è di 6,6 annualità. Così si legge nell’analisi elaborata dall’Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa.
Per elaborare questa analisi l'Ufficio studi del gruppo immobiliare ha preso in considerazione i dati relativi al prezzo al metro quadro di un immobile medio usato, raccolti dalle agenzie affiliate nelle grandi città e rilevati a dicembre 2019. Si è poi tenuto conto delle retribuzioni contrattuali annue di cassa per dipendente, al netto dei dirigenti, a tempo pieno per attività economica e contratto, al lordo delle trattenute fiscali e previdenziali, ricavate dalla banca dati Istat. Il valore finale della retribuzione è una stima. Va specificato, inoltre, che l'ipotesi è costituita considerando che il reddito venga interamente destinato all'acquisto di un'abitazione di 85 metri quadrati.
Se sono necessarie meno annualità, è anche perché sono aumentati gli stipendi. Nel 2000, le retribuzioni nominali lorde (per l'intera economia) erano in media di 20,685, oggi invece la RAL, retribuzione annua lorda, è di 29.235 euro. Dato che si legge nell’analisi condotta dal portale JobPricing, in collaborazione con Infojobs che fotografa il mercato delle retribuzioni nel nostro Paese. In cui si può vedere inoltre che la RAL media a Milano è 34.022 euro, mentre a Roma è 31.042 euro
Il confronto con un passato più lontano per acquistare casa, però, non regge. Nel 1964, accerta un'indagine del Cresme, per acquistare una casa bastavano 1,5 annualità. Se da un appartamento medio di 80-90 metri quadri in periferia si passa a uno un po' più grande, di 110 metri quadri, in una bella zona di Roma o Milano, nel '65 gli italiani se la cavavano con 3,6 annualità. Oggi tutto questo sarebbe impensabile. Ma questo vuol dire che le città italiane sono più produttive e in salute.