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Serpente in una stanza dell’ospedale San Camillo: “A Roma molte segnalazioni, spesso sono innocui”

Cinghiali, topi, gabbiani, daini. E anche serpenti: uno di questi animali è stato rinvenuto in una delle stanze dell’ospedale San Camillo che ha fatto scattare l’allarme.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra un serpente (foto da Facebook), a destra l'ospedale San Camillo.
A sinistra un serpente (foto da Facebook), a destra l'ospedale San Camillo.

Lo hanno ritrovato per terra, sul pavimento di una delle stanze dell'ospedale San Camillo. Non appena notato l'animale, è immediatamente scattato l'allarme: l'amministrazione della struttura sanitaria ha subito cercato aiuto per rimuovere il rettile e, in mancanza di un contatto istituzionale, ha allertato l'associazione di tutela ambientale Earth. L'area è stata subito isolata e presidiata da operatori: il serpente non è mai entrato in contatto con i pazienti. In seguito, su indicazione di Earth, l'animale è stato catturato e rilasciato dalla ditta che si occupa della disinfestazione e derattizzazione all'interno dell'ospedale: si tratta di un biacco, una specie molto diffusa e innocua.

Non è la prima volta che nella capitale si avvistano serpenti. Ma non c'è da meravigliarsi: in questo periodo di caldo, anche i serpenti cercano refrigerio e fonti di acqua. Agli esemplari adulti, inoltre, si aggiungono anche i cuccioli, che nascono proprio fra fine agosto e il mese di settembre.

La reazione di Earth

A rispondere all'appello, l'associazione di tutela ambientale Earth. È stata proprio la presidente, Valentina Coppola, a tranquillizzare sulla presenza dei serpenti: "Riceviamo decine di chiamate al giorno per la presenza di serpenti in case private, cantine, scuole ed edifici pubblici", ha spiegato Coppola.

"I serpenti Cercano refrigerio e fonti di acqua per scampare al caldo torrido di questi giorni, inoltre tra fine agosto e settembre si schiudono le uova del serpente biacco e nascono i piccoli lunghi 20-25 centimetri – ha continuato la presidente – Le segnalazioni arrivate negli ultimi giorni riguardano soprattutto questi cuccioli".

Le richieste di intervento sono davvero tantissime: "L'ultima a Roma, dopo quella in ospedale, risale ad appena qualche ora fa in un garage sull'Ardeatina. Si segnala la presenza del rettile all'associazione e si invia una foto dell'animale – ha continuato a spiegare – In risposta si riceve una identificazione della specie: se si tratta di specie innocue spieghiamo come ci si deve comportare per far uscire l'animale senza fargli del male, come nel caso del San Camillo. Ma se si tratta di vipere allertiamo i vigili del fuoco e la forestale".

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