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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

Serena Mollicone, gli avvocati: “Costretti ad annullare la conferenza stampa della famiglia Mottola”

Il portavoce del pool di difesa Carmelo Lavorino ha annunciato che la conferenza stampa della famiglia Mottola è stata annullata. L’incontro con la stampa era in programma per oggi, dopo l’assoluzione in secondo grado nel processo per l’omicidio di Serena Mollicone.
A cura di Alessia Rabbai
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La conferenza stampa della famiglia Mottola è stata annullata. A comunicarlo il pool degli avvocati della difesa. L'appuntamento era in programma oggi, martedì 16 luglio, alle ore 17 al Palazzo della Cultura di Cassino. L'incontro era stato fissato dopo la sentenza della Corte d'Assise d'Appello, che venerdì scorso 12 luglio ha confermato l'assoluzione già arrivata in primo grado per la famiglia Mottola, imputata nel processo per l'omicidio di Serena Mollicone. La richiesta della Procura era di ventiquattro anni per il maresciallo Franco Mottola, ventidue anni per la moglie Annamaria e per il figlio Marco. Insieme ai Mottola i giudici hanno assolto anche i due carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. La diciottenne è scomparsa ed è stata ritrovata morta in un boschetto a giugno del 2001. A distanza di ventitré anni non ci sono colpevoli per il delitto di Arce.

Gli avvocati dei Mottola: "Annullamento conferenza squallido abuso"

Ad annunciare l'annullamento della conferenza stampa della famiglia Mottola è stato il portavoce del pool di difesa Carmelo Lavorino "per un improvviso voltafaccia del responsabile della struttura impostogli da qualcuno della giunta comunale, soggetto che le Autorità competenti hanno il dovere di individuare – si legge in una nota – Precisiamo che sinora abbiamo avuto già due incontri con i mezzi d’informazione presso il Palazzo della Cultura sempre sul processo Mollicone e questi problemi non sono sorti.

Evidentemente il veleno della propaganda colpevolista, del piagnisteo a prescindere, della calunnia, del vigliacco "si dice" e del livore è entrato dove non dovrebbe entrare: nella cultura. Avevamo intenzione di rappresentare ai mezzi d’informazione del Cassinate le nostre considerazioni alla presenza del maresciallo Mottola, ed avremmo risposto alle domande dei giornalisti: evidentemente questo non è gradito a "qualcuno dell’alto del Cassinate", soggetto sicuramente becero colpevolista e forcaiolo.

Evidentemente si fanno discriminazioni e scelte pseudoideologiche-giudiziarie-investigative, basti pensare che al Palazzo della Cultura è stato presentato un libro colpevolista – nonostante i Mottola fossero stati assolti – alla presenza di due sindaci: quello di Arce e quello di Cassino: lo Stato contro lo Stato! Protestiamo contro questo ridicolo e squallido abuso, contro questo atteggiamento da "cupoletta", da "amici degli amici", da "sottocultura con prepotenza e dittatura". La conferenza stampa potevamo farla anche in un albergo, ma in tal modo avremmo dato soddisfazione agli autori del boicottaggio e del danno alla libertà ed al diritto dell’informazione".

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