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Sequestrati 20mila litri di gasolio: contaminato con solventi e pericoloso per i motori delle auto

Gli esperti spiegano che un prodotto di scarsa qualità non genera da subito malfunzionamenti nel funzionamento delle auto, ma a lungo andare produce effetti negativi sugli ingranaggi dei motori.
A cura di Enrico Tata
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In due distributori di benzina in zona Fondi, provincia di Latina, sono stati trovati quasi 20mila litri di gasolio non a norma, poiché contaminato con solventi e quindi pericoloso per i motori delle automobili. Il carburante è stato scoperto e sequestrato dagli uomini della Guardia di Finanza di Latina e dal personale dell'Agenzia Dogane Monopoli.

In due distributori di Fondi erano pronti alla vendita 19mila litri di gasolio non a norma e nella cisterna interrata di una pompa di benzina in zona Santi Cosma e Damiano a Latina sono stati trovati altri 7mila litri di carburante contaminato.

Le norme europee prescrivono che il punto di infiammabilità del gasolio debba essere non inferiore a 55 gradi in modo da minimizzare i rischi della formazione di miscele infiammabili nei depositi. La diminuzione di questo parametro può avvenire, per l'appunto, attraverso la miscelazione del gasolio con sostanze più infiammabili come solventi e benzine. Questo determina il mancato rispetto dei requisiti di sicurezza e, oltretutto, rende pericoloso il carburante per gli automobilisti.

Gli esperti spiegano che un prodotto di scarsa qualità non genera da subito malfunzionamenti nel funzionamento delle auto. Quindi, in pratica, un automobilista non scoprirà mai, almeno non immediatamente, di aver versato nel serbatoio del carburante contaminato. Esso, tuttavia, produce nel lungo periodo effetti negativi sugli ingranaggi dei motori e, inoltre, aumenta le emissioni dei gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle norme europee a tutela dell'ambiente e dei consumatori. Gli utenti, però, non si accorgeranno mai di aver acquistato un prodotto non idoneo e anzi dannoso per i loro veicoli.

Per scoprire il carburante diluito con solventi, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno eseguito un campionamento del gasolio stoccato nei depositi e hanno analizzato, come detto, il punto di infiammabilità. Per fare questo il campione è stato inviato immediatamente al Laboratorio Mobile ADM e del Laboratorio Chimico di Roma, le cui analisi hanno consentito di determinare le caratteristiche del prodotto.

I gestori delle pompe di benzina, cinque persone in tutto, sono stati segnalati alla procura per frode nell'esercizio del commercio e detenzione e utilizzo di prodotti ottenuti da fabbricazioni clandestine o da miscelazioni non autorizzate". Per contrastare le frodi, informano in una nota le Fiamme Gialle, "ogni anno in Italia Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli effettuano migliaia di controlli sui carburanti prelevati presso distributori stradali e depositi commerciali e fiscali al fine di accertarne la conformità e la legittima provenienza a tutela degli automobilisti e di tutti i cittadini".

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