Sequestrati 11.000 sex toys provenienti dalla Cina: pronti a essere venduti non erano a norma
Sono stati sequestrati all'aeroporto di Fiumicino migliaia di giocattoli per adulti con relative batterie. I sex toys provenienti dalla Cina- per la precisione 11.328 i pezzi sequestrati per lo più vibratori – erano destinati a una società italiana specializzata nel settore, ma all'interno o nelle confezioni erano già presenti le batterie elettriche necessarie al funzionamento, che sono risultate non essere a norma. Un lotto particolarmente significativo di sex toys di gamma anche alta, che possono arrivare a essere pagati al consumatore in negozio o online anche oltre cento euro.
Le mancate indicazioni sulla merce sequestrata
Da quanto riportato dalla nota diramata, è stata segnalata in particolare "l’assenza del simbolo raffigurante il “cassonetto barrato” previsto dalla Direttiva 2006/66/CE, relativa a pile, accumulatori e rifiuti di pile e dalla direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)". In tutto sono state 18.292 le batterie elettriche sequestrate, dopo che erano già state messe sotto fermo preventivamente.
La società importatrice rischia una multa tra 1 e 20 milioni
Il sequestro è stato effettuato dai funzionari dell'Ufficio delle Dogane di Roma 2, che hanno passato al setaccio i due container all'interno dei quali avevano viaggiato vibratori e relative batterie. Il personale di Adm ha verificato come la società importatrice per altro non era iscritta al "Registro nazionale dei soggetti tenuti al finanziamento dei sistemi di gestione dei rifiuti di pile e accumulatori". Ora l'azienda rischia una multa salatissima tra 1 e 20 milioni di euro.