Sequestrate 33mila ciabatte al porto di Civitavecchia fatte con una sostanza nociva per la salute

Contenevano una concentrazione di ftalato oltre il limite consentito. I finanzieri hanno sequestrato 33mila ciabatte infradito cinesi al porto di Civitavecchia e denunciato il rappresentante legale.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto della Guardia di Finanza
Foto della Guardia di Finanza

Circa trentatremila ciabatte infradito potenzialmente pericolose per la salute sono state sequestrate al porto di Civitavecchia. A mettere in atto il provvedimento sul litorale Nord della provincia di Roma sono stati i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e finanzieri del Comando Provinciale di Roma.

I militari hanno intercettato presso il porto di Civitavecchia l'arrivo del carico, con la merce, appunto ciabatte, di provenienza cinese, pronte per essere importate e rivendute sul mercato. Il rappresentante legale della società importatrice è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di adulterazione di cose in danno della salute pubblica. Gli accertamenti si inseriscono tra i controlli quotidiani delle forze dell'ordine a tutela della salute dei consumatori.

Dalle analisi alta concentrazione di ftalato oltre il limite

Il sequestro della merce al porto di Civitavecchia è scattato dopo alcuni accertamenti delle fiamme gialle del locale Gruppo e il personale dell’Adm della Sezione di Civitavecchia, durante i controlli di routine sui container provenienti dall’estero. Hanno infatti preso alcuni articoli da un carico di calzature e li hanno inviati al Laboratorio Chimico dell’Adm, per verificare se i loro componenti rispettassero i requisiti previsti per legge.

Dalle analisi chimico-fisiche è emersa la presenza di una concentrazione di ftalato, sostanza ritenuta nociva per la salute umana, in misura superiore al limite consentito dalla normativa comunitaria e nazionale. Tutta la merce è stata portata via e non potrà essere rivenduta in Italia.

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