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Sequestrata la Bettola di Davide Boncompagni, il ristorante dei vip e calciatori

Da Cecilia Rodriguez a Batistuta, personaggi del mondo dello spettacolo e calciatori, erano molti i volti noti dei clienti del ristorante la Bettola di Davide Boncompagni.
A cura di Alessia Rabbai
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Davide Boncompagni e Cecilia Rodriguez (Dal profilo Instagram de La Bettola)
Davide Boncompagni e Cecilia Rodriguez (Dal profilo Instagram de La Bettola)

C'erano attori, politici e personaggi dello spettacolo ma anche calciatori tra i clienti del ristorante la Bettola di Castel Porziano di Davide Boncompagni, l'imprenditore romano nei confronti del quale è scattato il decreto di sequestro di beni finalizzato alla confisca, per un valore complessivo che ammonta a 5 milioni di euro.

Un provvedimento che i poliziotti della divisione anticrimine della Questura di Roma hanno reso esecutivo nella mattinata di martedì 7 novembre. Tra i clienti come riporta La Repubblica solo per citarne alcuni c'erano Cecilia Rodriguez, Irama, Lino Banfi, Teo Mammuccari, molti calciatori della Roma come Gabriel Batistuta, Aldair, Radja Nainggolan e Kostas Manolas. Boncompagni accoglieva calorosamente i clienti e si intratteneva con loro per poi scattare foto pubblicate sulle pagine social della trattoria.

Le indagini che vedono coinvolto Boncompagni sono partite nel 2012, quando ha avuto una discussione con un giardiniere a Santa Teresa di Gallura, il quale gli aveva fatto notare che aveva ormeggiato la barca in un posteggio diverso dal suo. Boncompagni gli avrebbe riposto minacciandolo che se avesse trovato graffi "gli avrebbe tagliato la gola". Da quest’episodio sono iniziate le prime indagini della guardia di finanza, che hanno poi portato al decreto di sequestro. Oltre cinque milioni di beni, tra i quali immobili, società e auto di lusso, tra cui una Porsche, intestati a prestanome.

Tesori di famiglia come appunto il ristorante la Bettola. A Boncompagni è stata anche contestata la sproporzione tra le fonti di reddito lecite, le attività economiche esercitate e il complesso patrimoniale posseduto direttamente o indirettamente, tramite prestanome. Boncompagni, anche noto come ‘Cazuna', era in contatto con gli Alvaro all’Infernetto. L'imprenditore insieme ad un broker romano importava cocaina dal Sudamerica, nascosta nei container sulle navi o sugli aerei. Avrebbe inoltre ospitato un latitante a casa sua.

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