Sequestrata in un agriturismo a Cesano: “Violentata e costretta a mangiare una volta al giorno”
"Sono venuta in Italia perché ero innamorata di R., il mio ex fidanzato. Sono finita a vivere da sola chiusa a chiave in camera da letto nel maneggio, mangiando una volta al giorno". È il racconto della ragazza tedesca di ventuno anni, diciassettenne quando è stata sequestrata e segregata da due uomini in un maneggio a Cesano di Roma. La giovane ha raccontato la sua versione dei fatti in sede d'incidente probatorio, come riporta Il Corriere della Sera. Violenze che sono avvenute nell'arco temporale compreso tra il 2019 e il 2021.
Per le violenze nei confronti della ragazza l'ex fidanzato trentunenne pakistano è stato condannato in via definitiva a sei anni di reclusione per i reati di violenza sessuale, sequestro di persona e maltrattamenti. Il secondo uomo è il cugino di lui, trantasei anni, che è a processo.
Il racconto della ragazza sequestrata a Cesano
"A diciassette anni sono scappata dalla mia famiglia, conosceva il mio fidanzato, a mia madre non piaceva". La giovane ancora minorenne è arrivata in Italia sei anni fa insieme ad R., ad attenderli a Cesano di Roma c'era il cugino di lui ed è finita in un agriturismo con un maneggio. La ragazza ha raccontato di violenze sessuali da parte di entrambi, botte e altri soprusi, come sigarette spente sulle gambe.
Niente telefonino né documenti, la giovane è stata costretta per anni a stare chiusa in una stanza. "Non vedevo nessuno – racconta – Non potevo uscire. Qualche volta ho provato a scappare. Ma loro mi riprendevano". A volte accompagnava l'ex a fare la spesa. "A mia madre quando la sentivo le dicevo che andava tutto bene, lei non ci ha mai creduto".
Una drammatica vicenda che si è conclusa con il lieto fine quella accaduta a Cesano di Roma grazie alla segnalazione di un passante, che ha notato la donna in strada mentre camminava spintonata dai suoi aguzzini e ha chiamato le forze dell'ordine.