video suggerito
video suggerito

Sequestrano e massacrano di botte una 18enne per un debito di droga da 30 euro: “Ti facciamo stuprare”

Le accuse di sequestro di persona, tentata estorsione e lesioni sono rivolte a due giovani: un ragazzo di 18 anni e uno ancora minorenne, di 17.
A cura di Beatrice Tominic
18 CONDIVISIONI
Immagine

Non aveva ancora saldato il debito dell'acquisto dell'hashish, di 30 euro, così sarebbe stata sequestrata, minacciata e massacrata di botte. È quanto accaduto ad una ragazza di 18 anni di Pontinia, comune in provincia di Latina lo scorso luglio. Per quanto successo, oggi un diciassettenne di Latina già noto alle forze dell'ordine si trova ai domiciliari e per un ragazzo di 18 anni di Priverno, altro comune nelle vicinanze, è stato disposto l'obbligo di firma, come riporta la Repubblica.

Cosa è successo: il ritrovamento della ragazza e l'inizio delle indagini

La ragazza è stata rinvenuta lo scorso 31 luglio in zona di Ceriara di Sezze e trasportata d'urgenza in ospedale dove i medici le hanno riscontrato ferite ed ecchimosi. È stata lei stessa a spiegare ai carabinieri dell'acquisto della droga e del debito di 30 euro, per cui sarebbe stata minacciata. Poi ha ripercorso i dettagli del sequestro.

Si trovava alle giostre con gli amici, poi sarebbe arrivata un'automobile, una Mercedes C220. Seduti davanti c'erano il diciassettenne che le aveva venduto l'hashish e un altro ragazzo di 18 anni, dietro due minorenni con cui era cresciuta. Così è salita a bordo: poco dopo, però, i due ragazzi non ancora maggiorenni sarebbero scesi e l'auto si sarebbe diretta verso la campagna di Sezze.

Le minacce e le botte contro la diciottenne

È stato in quel momento, una volta rimasti soli con la diciottenne, che i due avrebbero iniziato a minacciarla. "O mi dai i soldi o ti faccio la festa – le avrebbero detto – Ti faccio stuprare". Uno dei due avrebbe gettato dal finestrino il telefono della diciottenne che ha raccontato di aver tentato la fuga, invano: le portiere sarebbero state bloccate in precedenza.

Avrebbe nuovamente tentato la fuga quando i due erano scesi dalla macchina, ma i due se ne sarebbero accorti e avrebbero iniziato a picchiarla. Colpi alla testa, alle gambe, sull'intero corpo. E anche un morso alla mano, dove teneva le chiavi che era riuscita a prendere durante il tentativo di fuga. Li avrebbe sentiti riflettere sulla possibilità di accoltellarla quando sarebbe passata un'altra automobile il cui conducente, insospettito, avrebbe provato ad accertarsi della situazione facendo marcia indietro.

La fuga della diciottenne

A quel punto la diciottenne sarebbe fuggita tra i campi di mais e avrebbe chiesto aiuto citofonando a due casolari, senza ricevere risposta. È stato il conducente dell'automobile passata per caso, non convinto, a tornare indietro e a soccorrere la ragazza. Sono scattate le indagini e, dopo aver trovato i riscontri necessari, i carabinieri hanno inviato un'informativa alla Procura di Latina: per i due ragazzi sono scattate le due ordinanza, per il diciottenne a firma del gip del Tribunale pontino, per il diciassettenne del gip del Tribunale per i minori di Roma. I due sono accusati di sequestro di persona, tentata estorsione e lesioni.

18 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views