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Sequestra e tortura un uomo con asce e coltelli: “Dacci la droga o ti violentiamo e ammazziamo”

I poliziotti hanno arrestato un 35enne che dovrà rispondere di sequestro di persona, estorsione e lesioni aggravate e continuato. Insieme ad alcuni complici ha sequestrato e torturato un uomo, minacciandolo di violentarlo e ucciderlo.
A cura di Alessia Rabbai
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Ha sequestrato e torturato un uomo con ascia e coltelli, insieme ad alcuni complici, nel tentativo di faresi ridare indietro della sostanza stupefacente. "Restituiscici la droga o ti violentiamo e ammazziamo" lo minacciava. A finire in manette è un trentacinquenne pluripregiudicato e considerato particolarmente pericoloso dalle forze dell'ordine, originario della Tunisia, ma da tempo residente nella provincia di Vicenza. Nei suoi confronti il Tribunale di Vicenza aveva emesso un provvedimento di cattura per i reati di sequestro di persona, estorsione e lesioni aggravate e continuate.

Gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della polizia di frontiera di Civitavecchia lo hanno arrestato. Gli agenti lo hanno individuato, mentre cercava di nascondersi tra i passeggeri, che stavano per sbarcare dalla nave in arrivo da Tunisi al porto di Civitavecchia e lo hanno portato in carcere.

Insieme a dei connazionali ha sequestrato e torturato un uomo

Il trentacinquenne insieme ad alcuni connazionali non ancora identificati, che le forze dell'ordine stanno cercando di individuare, è ritenuto presunto responsabile di aver sequestrato coetaneo, che gli avrebbe rubato della droga. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine in piena notte lo hanno portato con la forza in un luogo in aperta campagna e lo hanno torturato utilizzando ascia e coltelli e ferendolo in diverse parti del corpo. Lo hanno poi minacciato, urlandogli contro che se entro il giorno dopo non gli avesse consegnato i soldi, lo avrebbero violentato e ucciso.

I poliziotti lo hanno arrestato e portato in carcere

I poliziotti, grazie ai controlli quotidiani svolti all'interno del porto, sono riusciti ad individuarlo e fermarlo, tutelando allo stesso tempo gli altri passeggeri. Gli agenti sono intervenuti solo quando sono stati certi che le altre persone presenti sarebbero state in pericolo. Così lo hanno isolato e bloccato, per poi portarlo in carcere, dove si trova a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

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