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Senzatetto muore carbonizzato nei sotterranei del Policlinico Umberto I

L’uomo passava spesso le notti negli spazi abbandonati dell’ospedale in cerca di un rifugio sicuro. Quando i vigili del fuoco sono arrivati era già avvolto dalle fiamme e non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. Fatale forse un mozzicone di sigaretta lasciato o un piccolo fuoco acceso per scaldarsi. Sono 12 i senzatetto morti a Roma dall’inizio dell’inverno.
A cura di Redazione Roma
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Un senza fissa dimora ha perso la vita la scorsa notte al Policlinico Umberto I dopo essere stato avvolto dalle fiamme nel suo giaciglio di fortuna. Da quanto si apprende dal quotidiano il Messaggero l'uomo era solito rifugiarsi in uno scantinato dell'ospedale, che ha un vero e proprio dedalo di gallerie e spazi sotterranei, molti dei quali versano in stato di abbandono. Una faccia nota per la sicurezza e gli inservienti, abituati qua come negli altri ospedali della capitale alla presenza dei senza fissa dimora che la notte in particolare in inverno cercano un posto sicuro dove passare le ore notturne, proprio come l'uomo che era solito ripararsi nel sotterraneo abbandonato per trovare qualche ora di riposo.

Purtroppo inutile l'intervento dei vigili del fuoco

Erano da poco passate le 23.00 quando è scattato l'allarme alla vista delle fiamme, ma purtroppo all'arrivo dei vigili del fuoco per l'uomo non c'era più niente da fare: spente le fiamme rimaneva il corpo carbonizzato. Lo scantinato, al di sotto del pronto soccorso di ginecologia, è stato transennato e chiuso.

Sono 12 i senzatetto morti a Roma dall'inizio dell'inverno

Questo inverno sono così 12 i senza tetto che hanno perso la vita nelle strade di Roma. Uccisi dal freddo, dalle malattie e dai tentativi di scaldarsi. Una conta drammatica che peggiora di giorno in giorno. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto ieri sera e cosa abbia innescato le fiamme: tra le ipotesi al vaglio quelle di un mozzicone di sigaretta rimasto acceso o di un piccolo fuoco fatto per scaldarsi di cui l'uomo addormentandosi ha perso il controllo.

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