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Secondo Raggi il Comune di Roma ha ammesso che il termovalorizzatore inquinerà: ma è vero solo in parte

Il nuovo inceneritore di Santa Palomba produrrà certamente una quantità considerevole di anidride carbonica. Ma le emissioni inquinanti del termovalorizzatore non sono state in alcun modo nascoste dall’amministrazione capitolina.
A cura di Enrico Tata
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Secondo l'ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, il Campidoglio ha ammesso che il nuovo termovalorizzatore inquinerà. Rispondendo a Marco Merafina, consigliere del Movimento 5 Stelle al Municipio Roma VIII, l'assessora capitolina all'Ambiente, Sabrina Alfonsi, avrebbe dichiarato, secondo l'ex sindaca: "Ha detto che l'ecomostro di Santa Palomba inquinerà certamente poiché loro saranno in grado di catturare solo il 60 per cento delle emissioni di Co2 prodotte. E allora il conto è presto fatto: se l'impianto a pieno regime produrrà 400.000 tonnellate l'anno, va da sé che circa 160.000 mila tonnellate all'anno si riverseranno nei cieli della nostra città".

Secondo Raggi, l'assessora Alfonsi, "senza forse nemmeno rendersene conto, ha dunque confermato quanto andiamo sostenendo da tempo: l'inceneritore non è affatto la soluzione migliore ai fini di una corretta gestione del ciclo dei rifiuti e, contrariamente alla raccolta differenziata, rimasta clamorosamente al palo con questa amministrazione, non risponde ad alcun canone di ecosostenibilità. Peccato, per i cittadini romani, che gli unici a non essersene accorti siano proprio il sindaco e la sua assessora all'Ambiente". 

Ieri l'ex sindaca ha tra l'altro partecipato all'audizione al Tar del Lazio in merito ai ricorsi presentati da associazioni e comitati proprio contro la realizzazione del termovalorizzatore di Santa Palomba, zona all'estrema periferia di Roma che confina con Pomezia e Albano Laziale.

Quanto affermato da Raggi è vero: il termovalorizzatore voluto da Gualtieri emetterà sicuramente una quantità considerevole di anidride carbonica. Ma le emissioni inquinanti non sono mai state nascoste. Anzi, il piano rifiuti di Roma Capitale, presentato dal sindaco la scorsa estate, si basava su calcoli effettuati senza tenere in considerazione l'impianto di "carbon capture", che dovrebbe limitare le emissioni di Co2.

Nello scenario di piano, infatti, si può facilmente notare come le emissioni di C02 in seguito alla realizzazione del termovalorizzatore siano previste in crescita e non in calo, per quanto riguarda "il pre-trattamento e il trattamento dei rifiuti". Ma verrebbero invece abbattute tutte le emissioni in discarica e questo determinerebbe un crollo delle emissioni di Co2 rispetto ad oggi. Senza contare l'apporto dell'impianto di "carbon capture".

Si legge infatti sul piano di Gualtieri:

le emissioni da trattamento termico aumentano in conseguenza dell'aumentata quantità di rifiuti indifferenziati e scarti (si osserva che la modellazione è stata condotta assumendo emissioni dall'impianto di trattamento termico di Roma Capitale uguali alle migliori condizioni di benchmark di impianti operanti in Italia (senza assumere il funzionamento dell'impianto di carbon capture).

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In definitiva, forse esistono strategie per lo smaltimento dei rifiuti che producano meno C02 rispetto a quella prevista nel piano di Gualtieri, come sembra suggerire l'ex sindaca. Ma le emissioni del termovalorizzatore non sono state in alcun modo nascoste dall'amministrazione capitolina.

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