Secondo l’antimafia la ‘ndrangheta ha sostenuto i sindaci di Nettuno e Anzio: “C’è trippa per gatti”
Le elezioni dei sindaci di Anzio e Nettuno avvennero con il sostegno delle cosche locali di ‘ndrangheta. È quanto emerge dalle 1500 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare con cui, il giudice per le indagini preliminari Livio Sabatini, ha disposto 65 arresti nell’ambito dell’operazione condotta dai carabinieridel Nucleo investigativo di Roma e coordinata dalla Dda di Roma, con i procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò, contro i clan di ‘ndrangheta nei comuni del litorale romano.
La Prefettura di Roma dopo la lettura delle informative dell'indagine, valuterà se avviare il procedimento per lo scioglimento dei comuni, decisione che spetterà al Ministro degli Interni. Già nel febbraio del 2018 la Commissione parlamentare antimafia nella sua relazione finale, invitava a valutare lo scioglimento del comune di Anzio "alla luce del quadro d’insieme dei documenti e degli elementi di informazione acquisiti dalla Commissione nel corso dei lavori".
"Candido De Angelis era stato eletto sindaco nella tornata elettorale del 2003 con il sostegno della famiglia Gallace”, si legge negli atti della Direzione distrettuale antimafia. A svelare il retroscena è un collaboratore di giustizia, dichiarazioni confermate da alcune intercettazioni ambientali. In due conversazioni captate il 9 aprile 2018, infatti, c'è l’interlocutore che parla con la fidanzata e le dice alla viglia della tornata elettorale: "Devi parlare con un amico di tuo padre..ah, con il sindaco giusto"; "Candido il futuro sindaco si chiama Candido De Angelis". Quest'ultimo (non indagato), è un imprenditore ittico, eletto sindaco del comune di Anzio il 10 giugno 2018, riportando al primo turno 13.127 voti pari al 55,28% sostenuto dalla coalizione composta dalla Lega, Lista Civica, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Unione Centro, Il popolo della Famiglia, dopo aver già fatto due mandati da primo cittadino dal 1998 al 2008. Negli ultimi 23 anni De Angelis ha guidato il comune di Anzio per 13 anni ed è tuttora in carica.
Il giorno dopo la vittoria elettorale per la carica di sindaco di Anzio vengono captate quelle che gli inquirenti dell'antimafia, definiscono :"Tre conversazioni di eccezionale valore probatorio rivelatrici del sostegno offerto dalle famiglie calabresi in favore di De Angelis". "Ha sbancato proprio su tutti"; "Io so qui alle Falasche ancora. Da ieri che sto qua, stiamo spogliando l’ultimo seggio…"; “Candido è il sindaco, ha vinto e basta!”. In un’altra intercettazione si sente un commento sull’esito delle elezioni comunali di Anzio: "Ieri sera abbiamo vinto le elezioni…sì si, ha vinto Candido, al primo turno…e io sto con lui, pure al mandato scorso, dopo fatti vedere, stavolta non c’è trippa per gatti…".
Sempre secondo il gip Livio Sabatini, emergerebbe anche la "contiguità" di alcuni dei principali indagati, arrestati per associazione mafiosa, "con vari esponenti politici di Nettuno", comune del litorale romano già sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2005. Anche in occasione delle elezioni comunali, del maggio 2019 a Nettuno, il cui consiglio comunale era stato sciolto nel 2005 per infiltrazioni mafiose. Dalle indagini è emerso che uno degli indagati "si era attivato per convogliare i voti" su uno dei consiglieri eletti nella lista del sindaco Alessandro Coppola, sindaco del comune di Nettuno anche lui non indagato. Nell'intercettazione si sente, il capo dell’organizzazione, Giacomo Madaffari, rivendicare la sua amicizia con il sindaco di Nettuno Coppola e e si preoccupava di cosa sarebbe successo se qualcuno avesse accostato la sua persona a quella di Coppola", si legge nell'ordinanza che riporta un'intercettazione: "Ci arrestano … e…cacciano pure Coppola".
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