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Secondo la classifica Arwu di Shanghai 2024 La Sapienza è la migliore fra le università italiane

Ancora una volta l’università di Roma La Sapienza è in vetta agli atenei italiani: stavolta a premiarla come migliore del nostro Paese è la classifica Arwu di Shanghai.
A cura di Beatrice Tominic
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Università La Sapienza di Roma.
Università La Sapienza di Roma.

Ancora un primato per l'università di Roma La Sapienza, unica italiana premiata fra le prime 150 al mondo secondo la classifica Academic Ranking of World Universities redatta dall'organizzazione indipendente Shanghai Ranking Consultancy. La classifica, pubblicata nella giornata di oggi, vede La Sapienza come unico ateneo italiano fra i primi 150, nella fascia che comprende le posizione dalla 150ensima alla 101esima per il terzo anno consecutivo.

La reazione della rettrice Antonella Polimenti

Quello arrivato oggi è soltanto l'ennesimo riconoscimento per il primo ateneo di Roma dopo la prima posizione per gli Studi Classici per la quarta volta consecutiva secondo la QS Quacquarelli Symonds e la seconda fra le università migliori in Italia secondo la QS World University Rankings.

"Per il terzo anno consecutivo il nostro Ateneo si colloca fra le prime 150 università a livello mondiale – ha commentato la notizia la rettrice dell'università di Roma La Sapienza Antonella Polimeni – Si rinnova il tradizionale appuntamento di Ferragosto con questa classifica". Poi sottolinea: "La nostra presenza è segno del prestigio di cui La Sapienza goda al livello internazionale. E lo dobbiamo soprattutto alla capacità di produrre ricerca scientifica di qualità in tutti gli ambiti disciplinari".

La classifica Arwu

La classifica Arwu, appuntamento del mese di agosto, considera le migliore mille università sulle 2500 censite e le 18mila esistenti al mondo. Le posizioni degli atenei variano in base a vari parametri, dai premi Nobel e le medaglie Fields di ex studenti (10%) o di ricercatori della singola università (20%) al numero di ricercatori altamente citati secondo Clarivate Analytics (20%), dalle pubblicazioni su Nature e Science (20%) alle citazioni di pubblicazioni tecnologico-sociali (20%). A questi requisiti si aggiunge anche lo staff accademico. Il punteggio preciso ottenuto a seconda dei parametri utilizzati, però, è previsto soltanto per le posizioni che vanno dalla prima, da anni occupata dall'Università di Harvard, alla centesima. Le altre posizioni sono suddivise in fasce da 50 o 100 atenei.

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