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“Se paghi con la carta sono 50 centesimi in più”, la denuncia del cliente di un noto bar di Ostia

“Dovevo pagare caffè e sigarette, mi hanno detto che potevo farlo con la carta. Mi hanno dato l’okay, ma hanno aggiunto che serviva un supplemento da 50 centesimi”: è successo in un noto bar del litorale di Ostia.
A cura di Beatrice Tominic
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"Avevo chiesto se potessi pagare con la carta il mio caffè e il pacchetto di sigarette – spiega in anonimo sui social il cliente – Mi è stato risposto che sì, potevo farlo, ma con un supplemento di cinquanta centesimi". Questo è quanto accaduto ad uno sfortunato avventore di quello che viene descritto come un "noto bar di Ostia", sul litorale romano, che ha deciso di raccontare la sua esperienza in poche righe all'interno di un gruppo di quartiere. "Si può fare, è giusto? Che ne pensate?", chiede in chiusura.

"È successo anche a me proprio in un bar di Ostia: non è legale, non mi rivedono più", gli fa eco un'utente in un commento.Oltre a lei, sono quasi 500 le risposte arrivate dopo aver letto il post: gli e le utenti spaccati a metà, divisi fra chi appoggia un metodo più complottista, senza carte e chi, invece, suggerisce di avvisare la Guardia di Finanza.

Le reazioni degli utenti sotto al post

"Dobbiamo pagare tutti in contanti, sarebbe più semplice per tutti – scrive uno dei primi – Ancora non lo capite e quando lo riuscirete a fare sarà troppo tardi". Altri invece sono dell'opinione opposta. "Magari si torna al baratto", gli risponde qualcuno. "Io pago le tasse e pagando con la carta tutti gli esercenti e professionisti sono obbligati ad emettere lo scontrino fiscale. Iniziamo dalla base", gli fa eco un altro ancora.

"Pago sempre con carta anche quando ho i contanti – aggiunge un terzo utente – Lo faccio solo per obbligare i commercianti a fare lo scontrino che molti sfacciatamente ancora non fanno, soprattutto nei ristoranti".

Cosa dice la legge a riguardo

Fra i commenti, inoltre, non tarda ad arrivare quello dell'avvocato Guido Pascucci: "La normativa impone l'uso del pos per qualsiasi importo e pagamento, e vieta qualsiasi commissione o aumento del prezzo per il suo uso (che non sia la spesa effettivamente sostenuta dall' esercente o dal professionista). Dopo aver verificato il costo effettivo sostenuto – suggerisce poi – È possibile rivolgersi alla polizia locale o alla guardia di Finanza. O, ancora, inviare direttamente una segnalazione al Garante per la Concorrenza e il Mercato", conclude.

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