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Scuole occupate, Valditara: “Studenti teppisti”. Dal Virgilio replicano: “I danni già c’erano”

“Non è lotta politica, è teppismo”, sono le ultime parole del ministro Valditara sulle occupazioni. E non tarda ad arrivare la risposta del collettivo studentesco del Virgilio: “Bene che si aggiustino i danni, ma erano presenti già prima dell’occupazione”.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra il Virgilio durante l'occupazione, a destra una delle immagini dei danni dal liceo.
A sinistra il Virgilio durante l'occupazione, a destra una delle immagini dei danni dal liceo.

L'occupazione è finita, ma non si arrestano le polemiche al liceo Virgilio. Il clima di repressione da parte della preside di cui si è tanto parlato nei giorni scorsi continua e le sanzioni disciplinari nei confronti degli e delle studenti che hanno occupato la scuola si preannunciano molto più aspre degli anni scorsi. Il timore, fra chi frequenta il liceo, è che sia un modo per scoraggiare il corpo studentesco ad intraprendere, quest'anno come negli anni futuri, ulteriori mobilitazioni e proteste.

Continua la strategia del pugno di ferro e la pubblica gogna. Dopo la manifestazione organizzata dalla preside del Virgilio contro le occupazioni, oggi torna a parlare Valditara. "Ridurre in queste condizioni una scuola non è lotta politica, è teppismo, a danno degli studenti e dei cittadini. Chi rompe deve pagare – ha scritto su X il Ministro dell'Istruzione – L'ammontare dei danni subiti dal Virgilio in questa sua recente occupazione è ancora da stimare". Non è tardata ad arrivare, però, la risposta di alcuni studenti occupanti, arrivata tramite nota diffusa dal Collettivo Virgilio.

Virgilio occupato e il ministro urla al "teppismo": cosa è successo

Secondo quanto spiegato a Fanpage.it, i giorni conclusivi della settimana sarebbero stati utilizzati dalla preside per organizzare una specie di "visite guidate" alla ricerca dei danni nella sede centrale. "La dirigenza si è messa alla ricerca dei danni. Avendo partecipato alla visita, abbiamo constatato che, sebbene sia sporca in alcune parti, le condizioni del plesso non rispecchiano la narrazione tragica che ne è stata data fino ad ora", spiegano.

Mentre il ministro condivide foto dello stato in cui versa il Virgilio (e anche il Gullace dove, invece, si è sviluppato un incendio), il corpo studentesco sottolinea che molti di quelli che vengono presentati come "danni dell'occupazione", in realtà erano suppellettili, muri e infissi malridotti già prima del periodo di protesta.

Sporcizia e danni, ma molti risalgono a prima dell'occupazione

"Parlano di danni all'allarme antincendio, ma sappiamo che non funziona da almeno un anno. Sta girando anche la foto di un buco nel muro, ma anche quello era presente prima dell'occupazione  – precisano dal Collettivo – I disagi si sono effettivamente verificati nei bagni, alcuni risultano essere intasati: per questo è stata chiamata una ditta specifica. Il resto, invece, viene lasciato ai collaboratori scolastici. Troviamo inammissibile che siano i lavoratori ATA a sobbarcarsi questo lavoro, soprattutto nel momento in cui il collettivo sarebbe disposto a pagare una ditta per farlo".

Il Virgilio dopo l'occupazione: la riapertura prevista da una settimana

Nel frattempo i docenti hanno comunicato alle classi che le lezioni verranno svolte online e che non potranno rientrare in aula prima di mercoledì prossimo: "Prima di rientrare in classe mancano ancora molti giorni per riparare i danni presenti: ci fa piacere che ci si sia resi conto della loro presenza, ma non vogliamo che la loro responsabilità sia in qualche modo associata all'occupazione  – aggiungono, prima di concludere – L'intento di questa lettera non è quello di sfuggire alle nostre responsabilità nel non avr lasciato scuola in perfette condizioni, ma di dire la verità laddove vediamo la demonizzazione dell'occupazione".

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