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Scuole occupate a Roma, nove istituti in protesta: grande mobilitazione partita nella notte

Sono nove le scuole occupate soltanto nelle ultime ore da studenti e studentesse della capitale: la protesta non si ferma. Dopo i primi sei istituti occupati nelle scorse settimane, si aggiungono all’elenco di questo autunno anche Tasso, Morgagni, Mamiani, Manara, Righi, Archimede, Aristofane, Colonna e Virgilio.
A cura di Beatrice Tominic
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Scuole occupate a Roma, da stanotte sono occupati anche il liceo Tasso e il Morgagni.
Scuole occupate a Roma, da stanotte sono occupati anche il liceo Tasso e il Morgagni.

Continua la protesta studentesca nelle scuole della capitale. Nella notte la lista degli istituti coinvolti si allunga: nove scuole hanno risposto all'appello con la loro mobilitazione. Tasso e Morgagni (come si vede nella foto di apertura), il Mamiani (in quella subito in basso), ma anche altri licei storici della capitale come Manara, Righi, Archimede, Aristofane, Colonna e Virgilio.

Gli e le studenti hanno fatto irruzione in nottata, diverse ore prima del suono della campanella, per occupare la propria scuola. E soltanto in mattinata, dopo essere già entrati, docenti e presidi si sono trovati davanti al fatto compiuto.

"Alcuni professori e professoresse hanno compreso le nostre ragioni, in parte no. In alcune scuole sta andando anche peggio – spiega a Fanpage.it uno degli studenti di Osa, Opposizione Studentesca d'Alternativa del liceo liceo Morgagni, dove stamattina sono entrati fra i 300 e i 400 studenti – Oggi sono state così tante le scuole ad occupare perché le ragioni della protesta ci uniscono: chiediamo un cessate il fuoco in Palestina e una nuova scuola pubblica".

Nove scuole occupate stanotte

"Le nove scuole che sono state occupate da stanotte si inseriscono in un percorso di lotta iniziato da tempo – continua a spiegare – Molti istituti sono già stati occupati nelle scorse settimane, si pensi all'Albertelli, al Visconti, al Machiavelli e al Ripetta nel centro di Roma, all'Enzo Rossi e al Giorgi nelle periferie. Le cause sono comuni, la protesta è comune: vogliamo una nuova scuola pubblica, a cui possano essere garantiti maggiori fondi pubblici. La scuola è pericolosa per chi la frequenta, priva di personale e fondi, incapace di emanciparci". Insieme ad Osa, anche molti collettivi auto organizzati delle scuole romane.

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