Scuola, l’ospedale Bambino Gesù: “Tornare in classe è sicuro ma serve la mascherina”
La scuola riparte il 13 settembre, con l'inizio delle lezioni in presenza e il ritorno sui banchi. Ad una settimana dal suono della campanella ci sono ancora dei nodi da sciogliere, come ad esempio le classi pollaio e il sovraffollamento dei mezzi pubblici, questioni sulle quali ha già posto l'attenzione il presidente dell'Anp Roma Mario Rusconi. Non tutti i ragazzi over 12 hanno inoltre fatto il vaccino contro il Covid-19. Sul ritorno alla didattica in presenza è interventuto Alberto Villani, direttore del dipartimenti di Emergenza e Accettazione e pediatra generale del Bambino Gesù di Roma, che in un'intervista a Il Corriere della Sera ha spiegato quali sono i comportamenti virtuosi e le buone pratiche da tenere in classe, per evitare la diffusione del contagio, con la conseguente chiusura delle classi ed il ritorno temporaneo alla Dad. Villani ha spiegato che "La scuola è un luogo sicuro, ma va fatta una corretta educazione sanitaria e rispettate le regole già messe in atto lo scorso anno: mascherine, distanziamento , igiene delle mani e delle superfici".
Mascherina in classe per docenti e alunni
Villani ha rassicurato genitori e alunni sulla sicurezza di un ritorno alla didattica in presenza: "Lo dimostrano i dati che abbiamo raccolto lo scorso anno, con 11mila test salivari su mille studenti e 200 docenti all’istituto comprensivo Regina Elena e all’isitituto paritario Santa Maria Ausiliatrice, a seguito dei quali sono emersi solo 21 positivi senza alcuna diffusione nelle aule". Sicurezza a patto che vengano rispettate le regole, che sono quelle messe in atto lo scorso anno scolastico, quindi la raccomandazione resta quella di continuare sulla stessa linea, mantenendo le mascherine e puntando ad una copertura vaccinale sempre maggiore. "Fino a dicembre 2020, abbiamo registrato, nelle scuole monitorate 16 casi mentre nei mesi successivi, ovvero dopo gli incontri con i genitori, soltanto cinque: ciò grazie all’applicazione dei comportamenti corretti, da parte dei ragazzi e delle loro famiglie".