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Scuola allagata e soffitti crollati a Montesacro: centinaia di bambini a casa oggi

Si rompe l’impianto termico e la scuola si allaga, facendo registrare danni e il crollo dei contro soffitti in diverse classi. Chiuso l’Istituto comprensivo di viale Adriatico a Montesacro con centinaia di bambini e ragazzi a casa.
A cura di Redazione Roma
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Una brutta sorpresa questa mattina per i genitori dei bambini e dei ragazzi che frequentano l'Istituto comprensivo di viale Adriatico 180 nel quartiere di Montesacro III Municipio di Roma, che ospita classi della scuola dell'infanzia, elementari e medie. Quando si sono presentati all'ingresso della scuola hanno scoperto che per oggi – lunedì 24 maggio – niente lezioni e tutti a casa, con buona pace dell'organizzazione familiare e del lavoro, in fretta e furia tutti a cercare una soluzione, chiamare i nonni, chiedere ferie e permessi mentre partiva il tam tam sulle chat dei genitori.

L'allagamento per la rottura dell'impianto termico

Un fuori programma forse gradito a bambini e ragazzi, ma un grattacapo per moltissimi genitori. La ragione della chiusura della scuola? La rottura di una conduttura della rete di distribuzione dell'impianto termico, che ha provocato un massiccio allagamento che ha coinvolto tre piani dell'istituto, la scuola più grande quartiere, provocando anche i crolli di alcuni contro soffitti e danni in diverse classi.

Lezioni sospese e operai a lavoro nella scuola

"Oggi 24 maggio per la sede di viale Adriatico  Sospensione, in via precauzionale, delle attività didattica per motivi di sicurezza a causa di un allagamento particolarmente esteso che interessa i tre livelli dell’edificio. L’edificio è temporaneamente inaccessibile". Questa la circolare della dirigente scolastica Angela Gallo. Il personale tecnico e gli operai sono già a lavoro nella speranza che già nelle giornata di domani tuti gli alunni possano tornare in classe e non ci siano altri disagi per la giornata di domani.

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Caudo: "In corso contenzioso tra Regione e Comune"

Sull'episodio è intervenuto il presidente del III Municipio Giovanni Caudo. "Abbiamo nel programma delle opere pubbliche quasi 2 milioni di risorse per le scuole ma non possiamo intervenire sugli impianti. – si legge nella nota –  Ho avvertito subito la Sindaca e l'assessora Meleo: occorre un intervento strutturale, urgente e straordinario, per rifare la rete di distribuzione dell'impianto termico, lo chiediamo da tempo ma, come al solito, perché qualcosa si muova bisogna arrivare a sfiorare la tragedia. Quest’assurda situazione si è venuta a creare a causa del rimpallo di responsabilità tra comune e Regione – che detiene la proprietà della scuola – per capire chi debba occuparsi della manutenzione straordinaria. C'è in corso un contenzioso tra Comune e Regione che dura da anni e che ha procrastinato nel tempo interventi di manutenzione straordinaria assolutamente necessari".

L'assessora Pratelli: "Su riscaldamenti può intervenire solo Comune"

"Sull’impianto di riscaldamento non ci è consentito perché è un ambito di intervento diretto del Comune. Sia la Regione che il comune adesso sono all’opera per riparare il guasto. E come sempre il municipio è già sul posto con la sua ditta di manutenzione per intervenire su tutto ciò che occorre. Ma non si può più procedere così. Serve subito un rifacimento della rete di distribuzione dell’impianto termico", ha dichiarato l'assessora Claudia Pratelli, che ha poi aggiunto su Facebook: "Serve subito una soluzione strutturale, non tra qualche anno, non dopo una sentenza, non dopo i passaggi amministrativi di consegna da un ente all’altro.Questa è una denuncia. Ed è diretta al malgoverno, alla lentezza delle macchine amministrative, ai rimpalli di responsabilità, al fatto che per le scuole non ci sono mai i soldi, alla logica del tappabuchi per cui gli interventi strutturali oggi no, domani forse, dopodomani sicuramente. Ed è una richiesta: date ai municipi le risorse e le competenze per intervenire, assumete personale per gli uffici tecnici e velocizzate le procedure amministrative. Altrimenti si fanno solo chiacchiere".

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