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Scrive all’anziana che aveva scippato e da allora viveva nel terrore: “Mi scusi, le voglio bene”

La ragazza, affidata ai servizi sociali, ha voluto far sapere alla donna che ha cambiato vita ed è mortificata per il suo gesto. “Conducevo una vita sregolata e allo sbando, ora non è più così”.
A cura di Natascia Grbic
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"Ho deciso di scrivere questa lettera per dirle che mi dispiace di averla fatta star male, mi dispiace di averle mostrato un lato di me che probabilmente non è mai stato mio. So che le sembra impossibile, ma io le voglio bene". Questa lettera è stata inviata da una giovane a una donna vittima di uno scippo avvenuto qualche tempo fa. A rubare la borsetta alla signora è stata proprio la ragazza che, affidata ai servizi sociali dopo essere stata arrestata, ha deciso di chiedere scusa alla donna.

La lettera è stata pubblicata da Il Messaggero. La vittima dello scippo è una donna anziana, vedova e sola, che da quel giorno aveva paura di uscire di casa. Stava facendo una passeggiata quando la ragazza le si è affiancata con il motorino, guidato da quello che all'epoca era il suo fidanzato, e le ha strappato la borsetta.

I due sono stati fermati poco dopo dai carabinieri: il ragazzo è sotto processo con rito abbreviato, mentre la giovane è stata affidata ai servizi sociali.

"Le scrivo questa lettera – mette nero su bianco la ragazza, che in un primo momento aveva chiesto un incontro, rifiutato – perché sento il bisogno di condividere con lei la mia crescita in questi anni, ma soprattutto perché sento il bisogno di chiederle scusa. L'adolescenza è un periodo particolare, credo che anche lei lo sappia. Non ci si sente né troppo piccoli e né troppo grandi e sembra che tutto ci sia concesso e ci sia dovuto".

E continua: In questi anni – scrive – io ho dimostrato a me stessa di esser migliore della persona che sembrava stessi diventando e forse questo lo devo anche a un briciolo di fortuna che ho avuto, alla clemenza sua e a quella del giudice e degli assistenti sociali. Conducevo una vita sregolata e allo sbando, priva di regole e di attenzioni sulle cose realmente importanti, ma ora non è più così. Avrei voluto dirle tutto questo a parole, ma suppongo sia difficile, allora ho deciso di scrivere questa lettera per dirle che mi dispiace di averla fatta star male, mi dispiace di averle mostrato un lato di me che probabilmente non è mai stato mio. So che le sembra impossibile, ma io le voglio bene»

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