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Scoperto giro di prostituzione in tre centri massaggi a Roma: sei persone arrestate

Il giro d’affari che gravitava intorno a questa attività era di circa 20mila euro al mese. Venti i clienti al giorno (la maggior parte tutti italiani) che si rivolgevano al centro massaggi, per un totale di circa 600 al mese. Cinque donne e un uomo sono stati messi agli arresti domiciliari: le indagini sono durate tre anni.
A cura di Natascia Grbic
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Sei persone sono state arrestate dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Roma piazza Dante con le accuse, a vario titolo e in concorso tra loro, di istigazione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Si tratta di cinque donne cinesi e un uomo italiano, che gestivano tre centri messaggi a Roma all'interno dei quali avevano organizzato un giro di prostituzione. La gestione era in mano alle donne cinesi, mentre a frequentare il posto erano soprattutto i cittadini italiani, che venivano a sapere dell'attività dal web, dove uno degli arrestati faceva attività di promozione online per i centri massaggi. Le indagini sono cominciate a marzo nel 2017, quando gli investigatori hanno cominciato a studiate il mondo dello sfruttamento della prostituzione di donne di nazionalità cinese da parte dei loro connazionali. Le indagini hanno preso il via soprattutto dopo la scoperta di un centro massaggi a San Pietro, dove quotidianamente venivano sfruttate donne cinesi.

L'indagine è terminata a luglio 2020, i tre centri massaggi oggetto dell'inchiesta si trovavano in via Ziani, via Fezzan e viale Tirreno a Roma. L'uomo di nazionalità italiana si preoccupava soprattutto di pubblicizzare tramite internet i centri massaggi, mentre le donne si occupavano della loro gestione. Metteva annunci online con le ragazze sfruttate in pose eloquenti, che facevano capire immediatamente che non si aveva a che fare con un normale centro massaggi ma con qualcos'altro. E così i clienti, una volta entrati nel negozio, dopo il massaggio usavano la parola in codice ‘regalino' per lasciare intendere di volere consumare anche un rapporto sessuale. Con una media di venti clienti al giorno e 600 al mese, il volume d'affari del gruppo era circa di 20mila euro al mese. I centri massaggi sono stati sequestrati, mentre i sei si trovano ora agli arresti domiciliari.

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